Il servizio di streaming audio più famoso al mondo ha, infine, compiuto il proprio ingresso in un territorio del vasto mondo dell’ascolto su cui già altri, però, hanno messo una bandierina. Dal 20 settembre, infatti, per gli utenti USA, è disponibile la sezione audiolibri nell’app e sulla versione browser di Spotify. L’azienda svedese punta a concorrere con Audible, servizio dedicato di proprietà di Amazon, già fortemente affermato nel settore. Ancora una volta i due OTT si scontrano sul campo di battaglia dell’audio, ma, in questo caso, la parte del leone sembra farla proprio la piattaforma di Bezos. Solo il tempo dirà chi ha ragione, nel frattempo si attende il lancio del catalogo Spotify anche in Europa.
Audio per antonomasia
Dal 2008 Spotify è la piattaforma audio per antonomasia, il primo brand che viene in mente quando si pensa alla fruizione on demand di prodotti musicali, ma non solo. Infatti, dopo essersi imposto come metodo di ascolto numero uno per quanto riguarda la musica, il servizio svedese, nel tempo, ha allargato la propria sfera di influenza.
Dalla musica, ai podcast…
Oltre ai milioni di brani e album disponibili, ormai da tempo, Spotify ha inserito anche i podcast nel proprio catalogo. Passando così dall’essere “solo” il principale competitor di cd e vinili, ad essere anche quello della radio (insieme, ovviamente, agli altri OTT che distribuiscono podcast).
… Fino agli audiolibri
Ancora, però, le bandierine sul mondo dell’audio non erano state piantate in ogni territorio. Grande assente dai cataloghi degli svedesi (almeno finora) è il comparto degli audiolibri. Un tipo di prodotto che trova sempre più fruitori, come testimonia la crescita di altri servizi dedicati.
Territorio già trafficato
Dallo scorso 20 settembre, infatti, agli utenti statunitensi della piattaforma di streaming, è possibile accedere a una nuova sezione del catalogo attraverso le proprie app: quella, appunto, degli audiolibri. Ma questo territorio è tutt’altro che inesplorato.
Qui comanda Audible
A fare da padrone nel settore, infatti, è Audible, piattaforma che distribuisce vari prodotti editoriali (e soprattutto libri) in formato audio, di proprietà Amazon. Il colosso di Bezos si trova, quindi, a competere nuovamente con Spotify in questo ambito.
300 mila audiolibri…
L’azienda svedese, però, non ha fatto tutto da sola. Infatti, il progetto audiolibri è reso possibile dall’acquisto da parte di Spotify del distributore finlandese Findaway. Grazie a questa manovra, la piattaforma si è potuta meglio lanciare nel settore e proporre ai propri abbonati un catalogo di oltre 300 mila titoli.
… ma tutti a pagamento
Nonostante siamo ormai abituati a servizi in streaming “tutto compreso”, che offrono cioè l’intero catalogo ad un costo fisso mensile, per questo nuovo prodotto (è proprio il caso di dirlo) la musica cambia. Infatti, la fruizione degli audiolibri sarà mediata dal pagamento, non di un abbonamento, bensì di ogni singolo contenuto.
Audiolibri: l’ultimo tassello
L’obiettivo della piattaforma è chiaro: confermarsi quale punto di riferimento per l’ascolto, comprendendo ogni genere di prodotto audio in una sola app. Come infatti affermato da Nir Zicherman, vice presidente di Spotify e Global Head per il settore audiolibri e contenuti controllati, a Spotify for the record: “Crediamo da sempre che il potenziale dell’audio sia illimitato, ed è da tempo che affermiamo che la nostra ambizione è quella di essere il pacchetto completo per le esigenze d’ascolto di chiunque”.
I due piatti della bilancia
È difficile fare previsioni sull’andamento del nuovo servizio di Spotify. Da un lato, infatti, il nome stesso della piattaforma e la sua popolarità fra gli utenti saranno sicuramente un grande elemento a favore, unito alla comodità di poter fruire di tutto il catalogo in una sola app. D’altro canto, l’assenza di un abbonamento onnicomprensivo potrebbe scoraggiare una fruizione approfondita della nuova sezione a causa della continua spesa richiesta. (A.M. per NL)