OTT del web: Agcom si prepara alle azioni per conseguire maggiori garanzie di controllo sull’attività.
Con la prossima chiusura dell’indagine conoscitiva congiunta sui Big Data, Agcom interrogherà il legislatore su possibili azioni per estendere le garanzie nelle comunicazioni e gli ambiti di attività Agcom all’utente online, sia con riferimento ai contenuti audiovisivi, sia alla profilazione nel mercato della pubblicità online, già inserito nel Sistema integrato delle comunicazioni (SIC).
Lo ha anticipato il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, intervenuto a Siracusa al Convegno “Big Data, Persona e Mercato”, organizzato dal Corecom Sicilia e da Agcom.
Cardani ha anche reso noto che, a seguito della sentenza del TAR del Lazio del 14 febbraio 2018, Agcom ha proceduto all’iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di comunicazione) delle maggiori concessionarie di pubblicità sul web che operano per gli over the top (Facebook, Microsoft, Google, Adsalsa).
“L’insieme delle indagini su Internet, pubblicità online, disinformazione online, misurazione dell’audience online e Big Data, compiute in questi anni da Agcom – ha detto Cardani – hanno permesso di delineare con chiarezza quali possano essere gli ambiti nei quali imprese concessionarie di pubblicità sul web aventi sede all’estero, ma che conseguono ricavi sul territorio nazionale, possano costituire posizioni di potenziale dominanza e possibile lesione del pluralismo nei mercati della raccolta pubblicitaria online”. Il Presidente dell’Agcom ha inoltre aggiunto che “l’espansione conglomerale delle grandi piattaforme digitali globali (OTT, per l’appunto), addirittura con la creazione di una moneta, di un portafoglio e di una camera di compensazione virtuale delle fluttuazioni” chiama il legislatore a una seria riflessione sul ruolo della regolazione ex-ante.
Nel suo intervento, il Commissario Antonio Nicita ha aggiunto che “in attesa di interventi legislativi che espandano l’ambito della regolazione ex-ante per le grandi piattaforme globali, c’è comunque bisogno di conferire al più presto ad un’Autorità terza indipendente poteri ispettivi e di audit sulla profilazione algoritmica dei dati e sull’impatto delle regole private che in vari ambiti le piattaforme globali si sono date”. “È una domanda – ha concluso Nicita – che negli ultimi mesi è stata avanzata da varie autorità e Commissioni di esperti in tutto il mondo, anche con la proposta di istituire una specifica autorità digitale di coordinamento per le indagini e la regolazione ex-ante sull’uso economico dei dati”. (E.G. per NL)