In uno scoop datato 27 agosto, Bloomberg ha anticipato i prezzi dei nuovi piani di abbonamento supportati da pubblicità di Netflix, apparentemente in corso di ufficializzazione. La società ha prontamente smentito, ma poiché la storia passata delle anticipazioni di Lucas Shaw (l’autore dell’articolo) è ottima abbiamo deciso di darvene conto.
Sempre Netflix!
Abbiamo parlato molto spesso di Netflix negli ultimi mesi, riportando sia le opinioni catastrofiste di gran parte degli analisti, che quelle molto più caute della minoranza degli stessi. Insistiamo nel parlare di questo particolare OTT in quanto essendo stato il primo ad avere davvero successo nello streaming è anche una sorta di anticipatore di quello che potrebbe succedere a tutti gli altri. E con la vicenda pubblicità la storia potrebbe ripetersi.
I piani di abbonamento supportati da pubblicità di Netflix
Veniamo dunque ai nuovi piani. Secondo Bloomberg dovrebbero essere proposti a 8 dollari/mese in una forchetta di +/- 1 dollaro (8,1 euro mese al cambio di fine agosto 2022).
La metà del piano intermedio USA
Si tratta di circa la meta’ del costo attuale del piano intermedio negli Stati Uniti.
Concentrazione
Il carico pubblicitario dovrebbe inizialmente essere pari a quattro minuti per ora, molto meno rispetto a quanto siamo abituati nei vari pacchetti via cavo (o, nel caso italiano, via satellite e streaming da parte di Sky).
Una sola interruzione…
Sempre secondo Bloomberg, ciascun “contenuto” dovrebbe essere preceduto da uno spot e dovrebbe vederne un secondo inserito verso la meta’ dello stesso. Non pare siano previsti interruzioni pubblicitarie al termine della visione (come ovvio: essendo on-demand praticamente tutti lo salterebbero).
… e niente download
Il download dei contenuti (per una visione offline) dovrebbe essere interdetto, a quanto risulta dall’analisi del codice interno alla app attualmente in distribuzione.
Esordio a inizio 2023
Il nuovo piano dovrebbe vedere la luce a inizio 2023; in questo caso si tratta di un’informazione ufficiale contenuta nell’ultimo earnings report, mentre la tecnologia utilizzata (non sappiamo esattamente per cosa) verra’ dalla partnership con Microsoft annunciata a luglio.
Strategie divergenti
Interessante infine osservare come la strategia di Netflix sarebbe divergente da quella Disney.
Piani di abbonamento: offerta economica vs spot
Mentre la prima grazie alla pubblicità offrirebbe un piano di abbonamenti più economico, la casa di Topolino ha già deciso di offrire il piano con pubblicità allo stesso prezzo di quello che fino al giorno precedente ne era privo, aumentando il costo di quest’ultimo in modo considerevole. (M.H.B. per NL)