Secondo Medianetwork, che circa un mese fa aveva per primo annunciato la futura ristrutturazione di 10 Gold, con questo format, amato dai cinquantenni, Talpa può vantare un discreto bacino di utenza (1,3 milioni di persone) ma non incassa abbastanza pubblicità. 10 Gold abbandonerà quindi la frequenza di 1008 kHz e resterà sul cavo e sul satellite, ma con una ventina di dipendenti in meno e un format probabilmente diverso (anche perché secondo la stessa fonte resteranno solo due dei precedenti DJ). I 1008 dovrebbero essere spenti, anche perché gli olandesi stanno per mettere la parola fine sulle onde medie analogiche e una riattivazione di 1008 in DRM non sembra una ipotesi realistica, un po’ perché i potenziali acquirenti non ci sono, un po’ perché una trasmissione digitale su una frequenza e con una potenza del genere andrebbe negoziata con le frequenze e le nazioni vicine.
La data di spegnimento sarebbe stata fissata per aprile, non si sa bene quando. Pochi giorni dopo l’annuncio di Medianetwork, un sito Web olandese annunciava l’altrettanto imminente apertura di una “Radio 1008” dando la stura a illazioni su un possibile passaggio di mano tra emittenti vecchie e nuove. Ma a parte il fatto che la data di apertura di 1008 (il primo di aprile) ha fatto subito pensare a un pesce, sembra proprio che si tratti semplicemente di una nuova Web radio intenzionata solo a sfruttare la leva pubblicitaria della chiusura, pare definitiva, di una stazione popolare in Olanda, Germania e Inghilterra.
Cattive notizie, quindi? Beh la chiusura di una stazione radio è sempre triste, ma come DXer non posso neppure dimenticare i bei tempi in cui su 1008 il canale pubblico olandese NOS spegneva puntualmente a mezzanotte, togliendo così il tappo a un possibile canale transatlantico. Negli anni ottanta era forte l’emozione di WINS New York che poteva arrivare anche alle 23. Poi se non ricordo male su 1008 c’erano anche le Canarie… Insomma 10 Gold è una stazione piacevole, ma io da convinto assertore delle onde medie analogiche, non capisco perché un canale musicale tematico debba per forza occupare una frequenza con una potenza simile (400 kW di giorno, 200 di notte, uno sproposito). Tant’è vero che la raccolta pubblicitaria si è rivelata insufficiente, non tanto per mancanza di ascoltatori, ma per lo scarso valore che essi hanno agli occhi degli inserzionisti (è triste ma è così, se scegli di percorrere il modello del contenuto finanziato dalla pubblicità queste sono le regole).
In un modo o nell’altro bisogna capire che le onde medie sono un mezzo del passato, quasi completamente dimenticato da un pubblico troppo abituato all’FM. Introdurre il DRM senza cambiare nulla della programmazione è una mossa discutibile. A mio modesto modo di vedere le onde medie oggi possono funzionare ancora, per offrire copertura nazionale a programmi finanziati coi soldi pubblici oppure per diffondere contenuti più o meno propagandistici verso nazioni vicine, negli orari serali, sfruttando la buona propagazione dopo il tramonto. Ammetto che per questi due scopi il DRM forse funzionerebbe anche meglio dell’analogico. La seconda alternativa può a mio parere essere rappresentata da forme di emittenza locali o comunitaria, con radio generaliste o informative finanziate dalla pubblicità, oppure stazioni più specializzate (etniche, giornalistiche), tutte no profit e finanziate da contributi pubblici, su modello francese; oppure ancora alla microemittenza privata o legata a particolari istituzioni (scuole, università, stadi e campi sportivi, ospedali, caserme, ma anche centri commerciali, campus aziendali, organi della pubblica amministrazione) che possono destinare piccoli budget per la trasmissione limitata e a bassa potenza di contenuti molto specifici.
Per emittenti commerciali e tematiche come Radio 10 Gold francamente non vedo spazio su una banda come le onde medie, non se l’idea è quella di raggiungere un pubblico magari vasto ma con un profilo molto poco spendibile sul mercato pubblicitario. Non è più così, non ha senso impegnare tutti quei kiloWatt (che costano e inquinano pazzescamente) per diffondere le canzoni dei Doors: per questo tipo di programmazione l’industria del disco o dell’MP3 via Internet sono diventate assai più adatte. Probabilmente un canale del genere non reggerebbe neppure se trasferito su un network dell’FM. Se si vuole ancora sfruttare la grande capacità di copertura delle onde medie (e lo si può fare), bisogna trasmettere altre cose. Altrimenti si convertono questi miseri mille kiloHertz di spettro (mille kiloHertz quando ormai gli spettri significativi occupano 20, 30 e più megaHertz) in una piattaforma riservata a contenuti e tipi di stazione completamente diversi. Lo si può fare in digitale? Probabilmente sì ma forse non deve essere obbligatorio. Si può per esempio decidere di riservare un certo numero di canali ai servizi a copertura estesa, anche in digitale, adibendo un’altra sottoarea delle onde medie a un uso promiscuo, analogico o digitale ma sempre con stazioni a bassa o bassissima potenza. Mi sbaglierò ma mi sembra un modello più sostenibile.