E’ in edicola, da oggi, il nuovo magazine dedicato alle ragazzine, nella fascia d’età compresa tra i 13-14 anni ed i 20, grosso modo; quelle che oggi vengono individuate come le Moccia-girl o le fan di Scamarcio. Come se la letteratura loro dedicata non fosse già strabordante, ecco “Gals”, il nuovo magazine settimanale di moda e lifestyle tutto dedicato alle adolescenti (“gal” in inglese vuol dire “ragazza”). Ad editarlo è l’International media, società fondata sulla collaborazione tra Mario Viale (responsabile per anni del gadget-marketing su giornali editi da Piscopo, tipo “Cioè”), Antonella Di Leo (direttore marketing de “Il Giornale” (settore molto attivo in questo periodo, all’interno del quotidiano, data la recente pubblicazione del settimanale “il Domenicale” ed il prossimo lancio de “Il Giornale della Libertà”, inserti vicini a Forza Italia) ed Alessia Berlusconi (figlia di Paolo e già d.g. di Newspaper Milano srl, società che edita “Il Giornale”). Il settimanale avrà un prezzo di copertina di 1,90 euro ed una tiratura di 300mila copie; la spesa per la campagna promozionale è stata di 1,3 milioni di euro, cifra che lascia presagire grosse speranze nutrite da parte degli editori. “Quello dei magazine per teenager è un mercato molto interessante” – sostiene Alessia Berlusconi – “anche se già presidiato da concorrenti che fanno bene il proprio lavoro. Noi li rispettiamo, naturalmente, ma abbiamo tutta l’intenzione di ritagliarci il nostro spazio, e gli obiettivi della casa editrice sono molto ambiziosi”. Obiettivi ambiziosi, quindi, che si concretizzano nelle 120mila copie che gli editori sperano di vendere da subito e nel lancio (nel caso le vendite andassero bene come auspicato) di una linea d’accessori o d’abbigliamento con il nome della rivista. “Gals magazine vuole prima di tutto diventare una sorta di confidente delle lettrici”, prosegue Alessia Berlusconi. Ed è per questo motivo che da oggi, oltre alla rivista, è attivo il sito internet con lo stesso nome (Girlsmagazine.it), che, nelle speranze dell’editrice, dovrebbe divenire “una vera e propria piazza virtuale dove siano possibili scambi, discussioni, approfondimenti”. Un’ultima “chicca”: il direttore sarà un avatar, ovvero un personaggio virtuale, rappresentante una ragazzina vestita da diavoletto. Se le cose dovessero andar male, tutte le colpe ricadrebbero su di lei. (L.B. per NL)