Obiettivi 2010 per Yahoo! e Google? Assunzioni, geo-marketing e supporto alle pmi

Cercate lavoro? Provate a chiedere ai colossi di internet. Pare, infatti, che per il 2010 al centro dei nuovi piani per lo sviluppo aziendale di Google e Yahoo! vi siano anche assunzioni di massa, oltre che sviluppo dei sistemi per il geo-marketing, supporto alle pmi e sistemi per la ricerca online associata ai diversi device connessi.

E se Yahoo! parla genericamente di ricerca di nuovo personale, specificando solo che servono persone under 30 con ottima conoscenza dell’inglese, Google è più schietto: 6mila nuove assunzioni, entro la fine dell’anno in corso, nelle diverse sedi internazionali. E non si parla più solo di “softwaristi” ed esperti di web marketing, ma anche di tecnici in grado di operare sulle infrastrutture della rete. Entrambe le società puntano, quindi, all’estensione del proprio organico, se pur con obiettivi diversi e quote di mercato ancora piuttosto distanti. Da una parte Google ritiene importante sviluppare, in primis, sistemi per il geo-marketing, offrendo così a tutti i propri utenti la possibilità di rimanere informati su quanto accade negli esercizi commerciali che risiedono nelle dirette vicinanze. A ciò si aggiunge l’attenzione per il consumatore che, secondo l’azienda di Mountain View, rimane il vero e proprio traino del business mondiale: se non si segue il trend dei consumatori non è possibile ponderare le proprie scelte di innovazione e cogliere i metodi più vantaggiosi per aumentare e migliorare qualitativamente il traffico online. Quanto a Yahoo!, invece, gli sforzi si dirigono verso i diversi dispositivi connessi, attraverso i quali gli utenti effettuano ricerche: secondo Lorenzo Montagna, a.d. dell’azienda italiana, è indispensabile differenziare la navigazione lenta da tablet e quella veloce da smartphone, con il solo scopo di frammentare i contenuti e offrirli coerentemente con il tempo che ogni utente potrebbe avere a disposizione nell’una o l’altra metodologia di fruizione. Se, infatti, il tablet è uno strumento che favorisce l’approfondimento, lo smartphone e i cellulari in genere sono solitamente utilizzati per rimanere velocemente aggiornati su news, e-mail o titoli di borsa. Così le due società, nate entrambe dalla Stanford University, svelano i propri progetti al mercato italiano, anche nella sincera speranza di poter contribuire alla risoluzione della piaga di disoccupazione che sta investendo il nostro Paese. (M.M. per NL)

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