Le emittenti rtv avranno la possibilità di distribuirsi su quattro nuovi siti tecnologici nell’area di Piacenza e dintorni. Questo è uno dei punti chiave, illustrati nel merito del Piano provinciale di localizzazione dell’emittenza radiotelevisiva (Plert) dall’assessore provinciale al territorio, Alberto Borghi. Secondo le analisi, effettuate in collaborazione con Arpa, sarebbero stati giudicati idonei, all’installazione di impianti e ripetitori radiotelevisivi capaci di produrre una copertura utile del segnale in tutta la relativa area della pianura, i siti di Castelsangiovanni, Alseno, Castelvetro e, naturalmente, Piacenza. Inoltre, lo stesso piano ha giudicato incompatibili (sul piano ambientale e sanitario) gli impianti di via Borghetto (in Piacenza) e Vigolo di Bettola, che dovranno presto e obbligatoriamente essere trasferiti altrove. Durante la riunione della commissione alle politiche di programmazione e infrastrutture, coordinata da Mario Vincenti, l’assessore Borghi ha delineato due obiettivi precisi e che non possono in alcun modo essere disgiunti tra loro: la programmazione e la pianificazione delle installazioni, che devono essere studiati per il fine ultimo di raggiungere i cittadini con l’informazione. Arpa ha collaborato anche per realizzare un’analisi degli impianti attualmente presenti nell’area piacentina. Questo il risultato: il 33% degli impianti di è dimostrato compatibile, il 29% mediamente incompatibile, il 2% parzialmente incompatibile, il 33% incompatibile, il 2% altamente incompatibile. L’assessorato provinciale ha così scelto i nuovi quattro siti nei quali dislocare i nuovi impianti, chiarendo anche che le amministrazioni locali e comunali avranno modo e tempo (ufficialmente si tratta di massimo sessanta giorni) per presentare le proprie osservazioni a riguardo. Si aggiunga anche l’attenzione dedicata al comune di Travo, nella cui frazione di Pigazzano, sono presenti tante antenne da aver suggerito di delimitare un perimetro entro il quale posizionare i nuovi impianti, naturalmente per evitare il proliferare di installazioni. Roberto di Pasquali di Forza Italia ha anche puntato il dito sul Monte Penice (foto), chiedendo di analizzare con attenzione il numeroso quantitativo di antenne presenti soprattutto sul versante pavese. (Marco Menoncello per NL)