Mentre negli Stati Uniti decuplica il giro di affari generato dagli ebook, in Italia gli editori non ci hanno investito più di tanto. Solo per la manualistica si è creato un certo mercato. Mentre per la letteratura il settore è tendenzialmente fermo. Eppur qualcosa si muove. E l’editore Sperling & Kupfer lancia in versione elettronica due dei suoi bestseller. Giusto per vedere come risponde il mercato.
Ebook questo sconosciuto. Almeno in Italia. Mentre negli Stati Uniti il giro di affari generato dagli ebook praticamente decuplica, passando da 4 ad oltre 40 milioni di euro (dati dell’ International Digital Publishing Forum), in Italia un mercato per questo tipo di prodotti stenta addirittura a nascere. Forse perché ad essere scarsamente diffusi sono anche i lettori ebook, apparecchi – come quelli venduti da Amazon – che consentono di leggere i libri elettronici molto più comodamente che sullo schermo del proprio pc. Forse perché gli editori non realizzano accordi con i gestori di telefonia mobile per la diffusione di questo tipo di contenuti tramite cellulari e palmari (un accordo di questo tipo è stato appena siglato tra Amazon, sempre lei, e Apple). Ma in realtà si tratta, più che altro, di un problema di carattere culturale. Da un lato gli editori non ci hanno mai creduto sino in fondo alle prospettive offerte dagli ebook. Dall’altro sono gli utenti ad essere poco informati ed educati alla lettura elettronica. Per cui in Italia il settore è tendenzialmente fermo e solo nella manualistica si è creato un mercato embrionale, proprio dove tramite l’ebook è possibile conseguire maggiori risparmi di costi (sia per gli editori che per i lettori). Ciclicamente, nella lunga notte dell’editoria italiana, possiamo osservare qualche bagliore di speranza. E questa volta il segnale “di vita” arriva da Sperling & Kupfer, che ha deciso di pubblicare in formato elettronico due dei suoi libri più venduti: I soldi fanno la felicità di Alfio Bardolla e L’Arte della Ricchezza, scritto ancora a quattro mani da Bardolla e Alessandra Croce. Si tratta di un significativo test di mercato. Perchè la mossa serve a capire se c’è davvero un mercato legato al mezzo di diffusione ebook, che vada al di là di coloro che acquistano libri cartacei. Sperling & Kupfer vuole capire insomma fino a che punto le vendite di ebook sono aggiuntive, e non sostitutive, rispetto alle copie vendute in libreria. Per questo il test viene fatto su titoli che già hanno venduto molto. E se il test andrà bene l’ipotesi ebook verrà approfondita. (Davide Agazzi per NL)