Avevamo recentemente citato la notizia postata da Radio Passioni riguardante l’annuncio di Ford sul car Wi-Fi. Ora però sono arrivate, da Las Vegas, che ha ospitato l’ultimo Consumer Electronics Show, ulteriori informazioni a riguardo, che, se pur interessanti, lasciano perplessi molti responsabili della sicurezza.
Stando a quanto pubblicato dal New York Times, sembra assurdo che, nonostante la crescente preoccupazione per la sicurezza di chi guida, società come Intel o Google stiano spingendo, di pari passo alle case automobilistiche (Ford è solo una tra le tante), per l’utilizzo del car Wi-Fi ai fini della navigazione su Internet e dello streaming video. Come diceva Homer Simpson, in una delle più celebri puntate dell’omonima serie: “Abbassare il limite di velocità? Che stupidaggine! Certo, salverebbe delle vite, ma un sacco di gente arriverebbe in ritardo!”. Il concetto, secondo alcuni, è proprio quello. In realtà, secondo l’azienda di Mountain View, si tratterebbe di preoccupazioni infondate, in quanto i sistemi attualmente in fase di progettazione garantirebbero una maggiore sicurezza nell’orientamento del conducente e non potrebbero comunque essere utilizzati durante la guida (nemmeno dal passeggero seduto sul sedile anteriore, per intenderci). Certo è che il web sulla propria automobile è un passo che migliorerebbe una serie di servizi (in primis, quelli per la navigazione stradale) riducendo probabilmente i costi e creando articoli di serie che, con la moltiplicazione degli hot spot Wi-Fi, diventerebbero obbligatori per qualunque tipo di autovettura. Senza contare i numerosissimi servizi legati all’aspetto per cui internet è più noto: la ricerca. Trovare – solo durante la sosta, mi raccomando – informazioni e contatti su alberghi, ristoranti, punti vendita, ospedali oppure visualizzare con Google Earth percorsi, attrazioni turistiche o (perché no?) parcheggi nelle città in cui non si è mai stati prima, sarebbe effettivamente molto interessante. Se poi il tutto si può fare con uno schermo touchscreen da 10 pollici, attraverso il quale è (naturalmente) possibile acquistare dischi da ascoltare in auto o comprare film da mostrare ai figli seduti sui sedili posteriori, la tecnologia diventa ancora più affascinante. Perché le cose di cui stiamo parlando sono proprio queste: un futuro molto prossimo che, solo qualche anno fa, sembrava distante anni luce. Insomma, Toyota, Mercedes, Audi e tanti altri stanno semplicemente provando ad offrire a conducente e passeggeri quello che sicuramente desiderano: un’esperienza di guida nuova che combini un’automobile versatile alla tecnologia, ormai popolare, degli smartphone più evoluti. Dopodiché sarà necessario pensare per quale milione di altri motivi potrebbe essere comodo avere il web a portata di sedile, sicuri che nessuno potrà a quel punto rinunciarvi. (Marco Menoncello per NL)