Una volta erano i diari, immancabilmente colorati di rosa, immancabilmente profumati di violetta o di lavanda,immancabilmente romantici, che le fanciulle in fiore scrivevano fra timidi sospiri, dedicando pagine al proprio principe azzurro, consegnandoli a cassetti di scrivanie che avrebbero conosciuto la polvere degli anni.
Ora è Facebook, con la sua fredda pagina, dal colore liquido e virtuale, dal sapore un po’ metallico che contiene i messaggi rivolti a chi o a che si odia. Così scopriamo che su 141 messaggi l’ultimo, il 141° appunto, è per chi non sa usare la punteggiatura…; mentre la suocera supera appena di una postazione Gigi D’Alessio (rispettivamente 122^ e 121^). Si tratta di una numerazione legata all’elenco, non una graduatoria vera e propria, ma interessante è leggere la satira politica: Tu che non compri a mia insaputa una casa anche a me…, ti odio; il rifiuto religioso : Testimone di Geova alle 9 di domenica mattina, ti odio; la preoccupazione igienica: batuffolo di lanugine che ti crei nel mio ombelico, ti odio; il problema intimo: mutande che si infilano nel culo, ti odio; l’intollerante: ciellini, vi odio; il blasfemo: Dio, ti odio; la contestazione televisiva: Marzullo, ti odio; l’inizio della giornata: tavoletta del cesso fredda, ti odio; il pendolare : trenitalia, ti odio. Non sprechiamoci nell’ennesima analisi sociologica. Chi vuole sfogarsi non ha che da scrivere su [email protected]. Una nota spiega : in tutte le submission vi prego di mettere oltre al vosto nick anche un link di un vostro tumblr, flickr, twitter, o blog. Grazie! Linguaggio tecnico, ti odio! (Antonio F. Vinci per NL)