Mondadori France tenta di ridisegnare la propria strategia di business cercando di plasmare una casa editrice leader, più attenta a titoli dinamici, redditizi e ad alto potenziale di crescita. Le scelte che in questo mese sono state compiute dal direttore generale Ernesto Mauri (foto), vanno nella direzione di un complessivo ripensamento del ruolo che il prolungamento francese del gruppo di Segrate vorrebbe ricoprire nel mercato d’oltralpe. In quest’ottica si collocano la decisione di posticipare il lancio del settimanale Grazia in versione transalpina al prossimo autunno (cfr. Italia Oggi, 01/02/2008, p. 31) e la deliberata cessione di 13 testate di nicchia, in vista di un ulteriore alleggerimento ed una più proficua razionalizzazione delle risorse disponibili (Italia Oggi, 15/02/2008, p. 41). Andando per ordine, per quanto concerne il settimanale femminile che tanto successo ha riscosso anche in Gran Bretagna, l’esordio era inizialmente previsto per la prossima primavera, se non fosse che ancora non si è conclusa la valutazione inerente le problematiche di convivenza con il periodico dello stesso genere diffuso dal medesimo editore, Closer. Il nodo gordiano di una vantaggiosa compresenza di entrambi nell’ambito dello stesso mercato, potrà essere sciolto e risolto solo se si riuscirà nell’intento di collocare Grazia ai vertici della sua categoria, con ciò prevedendo da subito importanti investimenti che necessariamente dovranno essere finanziati dal mercato della raccolta pubblicitaria collegato alle risorse messe a disposizione dai grandi investors. Solo seguendo questa linea potrà trovare adeguata copertura anche il faraonico lancio da 25 milioni di euro previsto per questa rivista (Italia Oggi, 15/02/2008, p.41).
Proseguendo, in linea con gli annunciati intenti rinnovatori, l’azienda presieduta da Marina Berlusconi ha già pianificato una graduale uscita dal mercato dell’editoria di nicchia. Tredici testate che variamente trattavano di pesca, musica, fotografia, ecc…, saranno vendute per concentrare maggiormente l’attenzione su quelle già ora afferenti il settore del mass market: benché tali pubblicazioni settoriali non scendano nessuna sotto la soglia dei 20 milioni di euro di ricavi, Mondadori France ritiene non siano strumentali e necessarie al ruolo che i propri manager e consulenti hanno ridisegnato per l’azienda. Potenziare settori quali cronaca rosa, auto e tv, si stima possa essere, nell’ambito del mercato di riferimento, maggiormente redditizio ed efficace nell’ottica del lungo periodo. A dimostrazione della bontà di queste previsioni, si ricorda qui un dato fin d’ora riscontrabile e relativo, ancora, al settimanale Closer (500.000 copie di diffusione media). Questa pubblicazione prettamente femminile, sta attualmente restituendo risultati più che soddisfacenti, si pensa addirittura prodromici di un suo prossimo superamento della diretta concorrente Point de Vue; quest’ultima, infatti, con lo scoop che ha offerto alla mercé dell’opinione pubblica francese la love story tra Nicolas Sarkozy e Carla Bruni, incrementò le vendite di 30.000 copie, contro le 70.000 archiviate dalla copertina del 21 gennaio della sua concorrente in cui si metteva a confronto la silouette della ex modella italo-francese ed attuale consorte dell’inquilino dell’Eliseo, con il caraibico bikini della first lady della prim’ora, Cecilia (dati di Italia Oggi, 15/02/2008, p.41).
Nel ridisegnare la mission di Mondadori France, in sostanza, si dovrà puntare tutto sul consolidamento di una posizione tale che consenta al gruppo di far fronte alla congiunturale flessione del mercato della carta stampata, senza tralasciare il mondo delle nuove tecnologie legate ad internet che, oramai il dato è consolidato, crescono registrando sempre più brillanti performance anche e soprattutto sul fronte dell’advertising. (Stefano Cionini per NL)