La Tribune, il secondo giornale finanziario economico francese dopo Les Echos, dà il via ad una manovra di restyling e innovazione, che interesserà in particolare il formato e gli argomenti trattati. In edicola il giornale si presenterà con un formato “berlinese” (47×31,5), di colore rosso (in sostituzione dell’originario blu) e con una nuova grafica. Novità anche per quanto riguarda i temi trattati che, oltre alla politica, al business e alla finanza, si allargheranno anche verso argomenti come sport e cultura, tecnologie e media, paesi emergenti e sviluppo durevole. Il quotidiano sarà venduto per 1 euro, venti centesimi meno del prezzo precedente. Spiega il presidente e direttore del giornale Alain Weill: “E’ una rinascita, un cambiamento radicale e indispensabile”. Un altro cambiamento è previsto per l’edizione del primo novembre che darà il via al lancio di un supplemento di 16 pagine, il “giornale del week end”. L’obiettivo per i vertici della testata è quello di tornare in attivo entro il 2010. Nel 2007 La Tribune aveva registrato perdite pari a 17 milioni di euro; per l’anno in corso le previsioni parlano di 12 milioni. Un lieve miglioramento quindi di cui si fa complice, forse, la crisi economica che spinge i cittadini a cercare maggiori informazioni sull’argomento: negli ultimi tempi infatti le vendite per il quotidiano finanziario sono aumentate fino a raggiungere le 16mila copie vendute (+20% rispetto al 2007). Inoltre, si sta cercando di sviluppare la stampa digitale anche all’estero, con l’obiettivo di raggiungere 10mila abbonamenti esteri nel 2009 al prezzo di 2 o 3 euro a copia. Anche le dinamiche di consegna degli abbonamenti a domicilio saranno rivoluzionate. “Il giornale consegnato dalle poste alle 11 del mattino è oggi un concetto morto – ricorda ancora Weill – Deve essere consegnato alle 7”. La prospettiva è quella di incrementare le copie consegnate a domicilio addirittura del 75%. (dichiarazioni tratte dall’edizione del 27/10/2008 di ItaliaOggi). (Sara Fabiani per NL)