Il progetto “radio dei grandi classici” – così come lo ha definito Danny Stucchi, direttore dei programmi di Radio Capital – ha come obiettivo la conquista del “tasto n. 6” nell’autoradio degli ascoltatori, attraverso un palinsesto tutto dedicato ai grandi classici della musica.
Come lo stesso station manager ha affermato lo scorso giovedì alla conferenza a Milano dedicata alla nuova programmazione della radio Elemedia (società del gruppo L’Espresso), il progetto precedente “non era mai andato realmente fino in fondo”. Oggi, però, le cose sembrano essere cambiate: si assiste ad un cambiamento di rotta e ad una maggiore determinazione grazie ad “una squadra forte, compatta e consapevole di quanto sia fondamentale l’identificazione in un format preciso”. Fare la differenza, è questo che, in sintesi, si auspica nella nuova Capital. Distinguersi da tutte le altre radio dedicando l’intera programmazione ai brani classici conosciuti, ma che normalmente sono poco o per niente passati dalle grandi radio commerciali. Almeno sull’architettura del palinsesto però non sono previsti scostamenti dall’approccio tipico del settore: i due punti forza del progetto sono l’informazione e la musica. La prima è stata rafforzata grazie ad un team di 18 giornalisti che affiancheranno i conduttori, con notiziari ad ogni ora ed una rassegna stampa commentata ironicamente subito dopo l’edizione del giornale radio delle 8. Il versante musica invece punta tutto sui grandi classici dagli anni ’60 agli anni ’90. L’intento è quello di tracciare un format preciso, plasmato sul target quantitativamente vasto, che parte dai 35/40enni, col quale si vuol creare una forte interattività. (M.C. per NL)