"Costantino Federico, editore di Retecapri, non ci sta a fare il “pollo” nel “consiglio di volpi” partorito nelle stanze riservate e segrete del DGTVi".
E’ netto il Coordinamento Nazionale Televisioni – Terzo Polo Digitale (associazione che ha Retecapri come associato di spicco) sulla pomposa dichiarazione dell’associazione per il digitale terrestre DGTVi a riguardo di un preteso "accordo condiviso" sulla gestione dei logical channel number (LCN). Per Costantino Federico, si sarebbe trattato di un vero e proprio “pactum sceleris” con quale i "maggiori operatori (con l’esclusione di molte emittenti tra cui Retecapri e di numerose associazioni di categoria come il CNT – Terzo Polo Digitale)" avrebbero deciso l’assegnazione delle posizioni LCN, cioè la lista che ordina automaticamente la sequenza di programmi sui decoder DTT. "Ai maggiori broadcaster nazionali RAI e Mediaset a cui stranamente verrebbe aggiunto La 7 spetterebbero i posti da 1 a 9 e alle Tv locali quelli da 10 a 19", continua Federico, mentre a "Retecapri, emittente nazionale storica, nata addirittura prima di Canale 5, verrebbe assegnata la numerazione 21 e a seguire i canali per bambini". Costantino Federico nel respingere "l’assurda proposta proveniente da un accordo segreto tra pochi privilegiati ha già avviato le opportune iniziative presso il MSE e l’AGCOM individuando e predisponendo le necessarie azioni giudiziarie". E, a quanto risulta a questo periodico, l’editore dei Faraglioni non è solo, considerato che numerose sono le stazioni, anche associate ai sindacati firmatari, profondamente contrarie alla soluzione prospettata da DGTVi ad Agcom (che per il momento – è bene ricordarlo – impegna solo i soggetti sottoscrittori). Federico, ironicamente, dichiara di aver "già prenotato l’aereo per Berlino alla ricerca del giudice che pur dovrà esserci e che impedirà il consumarsi di questa nefandezza". Ambrogetti, presidente di DGTVi, avrebbe "invitato Retecapri ad aderire allo schema di ordinamento dei canali decisi dai “congiurati”, precisa Costantino Federico, che per parte sua avrebbe "ringraziato, ma declinato l’invito motivando che sarebbe ben lieto di festeggiare il Thanksgiving day, il giorno del Ringraziamento, ma di non poterlo, e di non volerlo fare nella parte del tacchino".