Con il marchio “Ovi” Nokia dà vita ad una nuova strategia industriale imperniata sul web, che vede i telefonini come mezzo di accesso e condivisione di servizi on-line. In primo luogo la musica, tramite Nokia Music Store. Si potranno effettuare download a pagamento di brani musicali, sulla scorta di quanto già accade con iTunes di Apple. I terminali verranno perciò rinnovati, implementandone il software e l’interfaccia utente così da renderli più performanti sui nuovi servizi. Sono state inserite, infatti, nuove potenzialità disponibili dall’anno prossimo che renderanno i nuovi cellulari dotati di funzioni sempre più sofisticate, utili e versatili. “Ovi”, in finlandese, significa “porta”, e si tratterà infatti di un sito raggiungibile sia on-line che tramite terminale privato. Esso si baserà sui servizi internet di Nokia e di altri competitor. In stile Web 2.0, inoltre, si potrà ottenere la pubblicazione e condivisione di quanto creato direttamente dai navigatori, oppure già presente su altri sistemi di questa tipologia, come per esempio YouTube. Olli-Pekka Kallasvuo, president & ceo dell’azienda finlandese, si esprime senza lasciare alcun dubbio: “Stiamo ridefinendo e rinnovando l’azienda“, ha dichiarato, perché “i dispositivi non contano niente senza una buona esperienza, senza i programmi che ci permettono di restare collegati con ciò che conta per noi”. Ed è per questo, dunque, che Nokia si sta trasformando in una “azienda basata su Internet” (“Internet-driven experiences company”), ha concluso. Con la certezza di vantare un portafoglio pari a 900 milioni di clienti nel mondo, tra i quali più di 40 milioni che già usano telefoni multifunzionali in grado di collegarsi a Internet, Nokia si autodefinisce come l’azienda che più di ogni altra è in grado di comprendere i comportamenti e le necessità di chi parla dal cellulare. Ed è Internet, sempre secondo Kallasvuo, che oggi sta diventando “il luogo delle esperienze“. Per questo motivo il cambiamento di strategia industriale, sarà determinato proprio dai servizi on-line.(Paolo Masneri per NL)