Il rischio che, come nel Lazio e in Campania, si arrivi a poche ore dallo switch-off dell’area tecnica 3 prima di conoscere le assegnazioni dei canali alle locali è elevato.
Vero è che fervono gli incontri tra gli editori e i funzionari romani del dipartimento delle Comunicazioni dello Sviluppo Economico per sbrogliare (o almeno per cercare di farlo) le situazioni più arruffate (e in Lombardia vi sono nodi gordiani), ma l’impresa è titanica e il tempo non è galantuomo. Eppoi, a complicare le cose, ci sono i signor tentenna dell’Agcom, che prima pianificano, poi ripianificano, indi derogano e infine latitano. In fondo alla catena, l’utilizzatore finale: il telespettatore che, nella maggior parte dei casi, si è già scordato che tra un mese la tv del nord Italia cambierà. Ma non c’è problema: c’è tempo per spiegarglielo.