Il duro articolo pubblicato qualche ora fa su queste pagine a riguardo dell’iniziativa (discutibile) della RTSI di vietare la ripetizione dei propri programmi nei mux DVB-T delle emittenti locali, sta generando un interessante confronto.
Sono già diverse le e-mail ricevute in redazione, che stiamo raccogliendo per un successivo approfondimento.
Nel frattempo, pubblichiamo due contrapposti punti di vista che ben rappresentano le diverse sfaccettature della questione.
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Buonasera,
a proposito dell’articolo sulla RTSI vi segnalo che l’Ente Radiotelevisivo Svizzero accetterebbe volentieri una ritrasmissione totale dei suoi programmi ma semplicemente non puo’ farlo perchè non detiene i diritti internazionali sulle principali proposte (le piu’ allettanti: champions league e film in prima tv). Per lo stesso motivo deve criptare il segnale anche via sat. Questo impone conseguentemente una diffida nei confronti di chi (piu’ o meno arbitrariamente) vorrebbe diffondere il segnale svizzero anche sul nostro territorio.
E’ solo un rispetto delle regole che tanto è caro ai nostri vicini di casa (e spesso purtroppo disatteso da noi).
Cordiali saluti
A.C.
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Gentili signori,
cosa vi aspettavate dagli svizzeri? A mio parere, sarebbe meglio farci i fatti nostri e lasciare la svizzera dov’è, ad aspettare che sia la svizzera a chiederci di collaborare. Ho seguito quest’estate le vicende dal sito daxmedia e a quel tempo ho criticato daxmedia di troppa campagna filo elvetica. Tanto il risultato era scontato, il 24 luglio hanno spento. Ma, allora, perchè perseguire ancora la strada della collaborazione? Facciamoci i fatti nostri. Utilizziamo le risorse in etere per i problemi di casa nostra. Cordiali saluti.
gc