Il blogger, nonché redattore, cronista ed inviato per alcune testate statunitensi, vive negli USA da dieci anni. Tornato in patria è stato prelevato dall’aeroporto di Abuja e non si hanno sue notizie da sabato.
Problemi di sicurezza nazionale. Sarebbe questo, secondo alcune indiscrezioni venute fuori da alcune testate nigeriane, il capo d’accusa imputato a Jonathan Elendu, nigeriano d’America, residente da dieci anni negli Stati Uniti, professione blogger, redattore, cronista, inviato speciale ed imprenditore nel ramo editoriale. Elendu vive e lavora in America ma spesso la sua attività lo riporta nel suo paese natale, la Nigeria, con cui intrattiene tuttora un rapporto molto stretto, grazie alla sua attività editoriale a tutto tondo, in favore dello stato africano.
Elendu, che vive e lavora nel Michigan, è redattore e cronista per USAfrica Online.com, USAfrica Newspaper e Nigeria central.com; è inviato speciale per il Black Business Journal Magazine e ha fondato, sempre negli USA, un’azienda di servizi multimediali, la SongDanceAfrica Inc.
Arrivato nel suo Paese per motivi di lavoro, lo scorso sabato intorno alle 19.30 ora locale, Elendu sarebbe stato prelevato da alcuni agenti del SSS, i servizi segreti nazionali nigeriani, e portato in una località, probabilmente nei pressi di Abuja, sconosciuta. Da allora non si hanno sue notizie. Secondo alcune fonti gli agenti si sarebbero avvicinati all’editore-blogger sostenendo che un loro superiore voleva scambiare due chiacchiere con lui. Alla risposta di Elendu, che avrebbe preferito recarsi a casa a rinfrescarsi prima dell’incontro, questi gli avrebbero sequestrato il passaporto e lo avrebbero trascinato forzatamente nella località dove dovrebbe tuttora trovarsi. Il motivo di tale accanimento sarebbe quel problema di sicurezza nazionale di cui si parlava in apertura. Questo “problema”, chiamiamolo così, deriverebbe dai contatti che Elendu intratterrebbe con SaharaReporters.com, un sito ritenuto in patria “sovversivo” a causa delle critiche che i redattori, per la maggior parte nigeriani emigrati, non risparmierebbero alle politiche del governo corrotto ed agli scempi che questo starebbe compiendo. In particolare riguardo il disastro economico ed ecologico in atto nel Delta del fiume Niger, teatro da anni di scontri armati tra truppe governative e ribelli separatisti. Secondo alcune fonti, Elendu sarebbe addirittura il fondatore ed ideatore del portale, secondo altri si tratta semplicemente di un malinteso, essendo il blogger-editore, al massimo, persona vicina ai gestori di SaharaReporters.com.
Intanto, Point Blank News, altro portale avverso al governo di Umaru Musa Yad’Adua, spiega che “Secondo alcune fonti ai vertici del SSS, il Governo Federale teneva d’occhio gli editori di organizzazioni informative online, quali Pointblanknews.com, Saharareporters.com così come Elendureports.com, e stava organizzando una trappola per arrestarli qualora si fossero fatti vedere in Nigeria”. Il governo si sarebbe allarmato dal momento che su detti siti sarebbero apparse delle notizie compromettenti riguardo le attività di governo. Notizie che nessun editore, in Nigeria, avrebbe avuto il coraggio di pubblicare. Prosegue Pointblanknews.com: “ll Governo era preoccupato, secondo i servizi di sicurezza, perché l’opposizione stava esagerando appoggiando tali pubblicazioni online, non solo fornendo loro notizie sconvolgenti, ma finanche finanziandone le attività. La diffusione dell’accesso a Internet da parte della popolazione nigeriana, ha portato a una maggiore popolarità delle pubblicazioni online rispetto alla stampa tradizionale, la quale, dal canto suo, per accattivarsi i lettori non disdegna di pubblicare alcune notizie riprese da tali siti. Simili azioni non fanno che aumentare il livello di allerta del Governo”. Livello d’allerta che ha raggiunto vette tali da spingere al sequestro di Jonathan Elendu, che finora è stato l’unico a pagare. (G.M. per NL)