Roma – Sono in molti ad aver scritto a Punto Informatico in questi mesi chiedendo lumi sull’applicazione di quanto previsto dal DPR 633/72, ovvero l’obbligo di pubblicazione in home page della partita IVA. Non c’è molto da dire se non che, come previsto da tempo, l’Agenzia delle Entrate ha effettivamente iniziato a irrogare multe da centinaia di euro ai siti inadempienti.
Nella comunicazione della sanzione, riportata qui in basso, si legge che l’obbligo è in vigore dal dicembre 2001 e si fa riferimento alla Risoluzione della stessa Agenzia, la 60 del maggio 2006, in cui si afferma:
Il numero di Partita Iva, attribuito dagli Uffici dell’Agenzia a quanti intraprendono l’esercizio di impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, deve essere indicato nella home-page del sito web anche nel caso in cui il sito venga utilizzato per scopi meramente propagandistici e pubblicitari, senza il compimento di attività di commercio elettronico. Per quanto paradossale possa sembrare un obbligo indifferibile di questo tipo a qualsiasi web designer, per quanto il numero di Partita Iva potrebbe tranquillamente trovare posto in una pagina dedicata del sito, quel numerino per le attività di “impresa, arte o professione” deve essere apposto in home-page.
In caso di omissione, la sanzione minima è di 258 euro ma può salire fino a 2.065 euro.