”Il governo difende il duopolio ‘Raiset’ a danno delle emittenti locali. La manovra contiene una norma assurda contro la liberta’ d’informazione e a danno dei cittadini. Impedisce alle emittenti espropriate delle frequenze di ricorrere al Tar. Una norma antidemocratica che non deve passare in alcun modo”. | | |
Un anno o poco meno (4 luglio 2010 – 30 giugno 2011). Tanto è durato l’esperimento di “Milano 2015”, la tv sul digitale terrestre che la scorsa estate, con spiccata lungimiranza, l’ora ex sindaco di Milano Letizia Moratti aveva inaugurato, un po’ (tanto) come strumento di campagna elettorale un po’ (meno) per tenere i cittadini informati sui cambiamenti del capoluogo meneghino e sull’andamento dei lavori in vista dell’esposizione mondiale che si terrà nel 2015. |
Come noto, l’accordo di Ginevra 2006 (GE06) ha assegnato ad ogni nazione un numero limitato di risorse radioelettriche da utilizzare per la diffusione televisiva in tecnica digitale. |
On line il nuovo bollettino della Autorità garante per la concorrenza ed il mercato |
"Il crollo della società di rilevamenti Audiradio, ha dato motivo alla nostra associazione no profit e al suo giornale periodico Nuove Antenne di raccontare a puntate video di 4 minuti ciascuna che seguiranno nelle prossime settimane cosa è accaduto in campo radiotelevisivo". |
“Il digitale terrestre porterà nuove frequenze di buona qualità solo ai soliti noti, Rai e Mediaset. E’ questa l’amara conclusione alla luce del bando per il ‘beauty contest’ per nuove frequenze tv appena pubblicato”. |
"Crediamo che non sia un buon momento per il governo per indire l’asta sulle frequenze" riservate ai gestori di telefonia mobile". |
Il 14 e 15 novembre 1975, a Firenze, 86 radio libere italiane si incontrarono in occasione del convegno “Esperienze di Comunicazione via Radio in Italia”. |
La seconda Corte d’Appello civile di Milano ha condannato il biscione a pagare alla Cir complessivamente 560 milioni, tra capitale, interessi legali dall’ottobre 2009 e spese legali, come risarcimento per i danni causati a Carlo De Benedetti dalla corruzione giudiziaria che nel 1991 inquinò l’ultima pagina della cosidetta guerra di Segrate per il controllo della prima casa editrice italiana, la Mondadori. |
Roberto Viola, Segretario generale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e vicepresidente del Radio Spectrum Policy Group della Commissione Europea, in un suo recente intervento ha ancora una volta attirato l’attenzione sulle sempre maggiori esigenze che la larga banda mobile presenta in termini di spettro radio. |
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni accusa il colpo del popolo rivoltoso del web: dopo la manifestazione della “Notte della Rete” in protesta contro la delibera, l’Autorità decide di limare il regolamento sul diritto d’autore. |
Il Tribunale di Milano dà ragione a ‘Report’ nella causa con Salvatore Ligresti, che ha chiamato in giudizio Milena Gabanelli e la giornalista Giovanna Corsetti accusandole di diffamazione per un servizio andato in onda il 15 ottobre 2006 sulla realizzazione dell’aeroporto di Firenze. |
Il beauty contest per l’assegnazione gratuita dei cinque multiplex ai broadcast gia’ operanti sul mercato televisivo italiano e ai nuovi entranti, scrive MF, potrebbe subire un improvviso e brusco stop a poche ore dalla pubblicazione del bando di gara (tra venerdi’ e lunedi’ prossimo). |
Calma piatta per il mercato pubblicitario italiano. Gli investimenti sono al palo: il mese di aprile si e’ chiuso ancora una volta con il segno meno, e non sono previste inversioni di tendenza per fine 2011. |
Rete, libertà e diritti da tutelare sono realtà sempre più intrecciate: il web dà voce alla libertà di pensiero e di azione, valorizza i diritti, ma può cadere in tentazione, e violare le norme sul diritto d’autore. Tuttavia, la reazione dell’Agcom sembra non essere giustificata. |
«La redazione del Tg4 esprime amarezza e sconcerto apprendendo che il vice direttore in forza a Milano (incarico ricoperto fino a due mesi fa da Claudio Minoliti da oggi tornato a News Mediaset) non verrà sostituito». |
"Alla fine l’aumento dell’indennizzo alle tv locali da 240 a 480 milioni di euro per l’esproprio delle frequenze dal 61 al 69 non c’è stato. |