Gruppi social di discussione tematica come Tralicci e impianti A.F./B.F. moderato da Floriano Fornasiero e Talkmedia, coordinato da Nicola Franceschini, sono in grado di condizionare il mercato di riferimento?
Un po’ per tributare il giusto riconoscimento a due luoghi di gatekeeping dai quali spesso attingiamo per i nostri articoli (e dove altrettanto spesso sono ospitati nostri contributi) ed un po’ per cercare di misurarne l’impatto sui mercati di riferimento (più network il primo, più content il secondo), abbiamo voluto approfondire il tema coi diretti interessati.
Sintesi
L’era degli influencer si sta avviando al termine? Difficile dirlo, anche se i megainfluencer dopo il caso Ferragni hanno visto cali di fatturato importanti, mentre le misure stringenti di regolamentazione in corso di adozione da parte delle varie autorità europee (Agcom per l’Italia) stanno rendendo meno sbilanciato il rapporto concorrenziale con i mezzi di comunicazione tradizionale, cui gli influenzatori social hanno negli anni scorsi sottratto quote anche rilevanti di budget.
I gruppi autorevoli
Viceversa, prosperano, anche grazie all’autorevolezza acquisita negli anni con un consolidato numero i iscritti alcuni gruppi tematici social, come Tralicci e impianti A.F./B.F., moderato da Floriano Fornasiero (8000 iscritti) e Talkmedia, coordinato da Nicola Franceschini (5300 iscritti).
L’intervista…
Ai diretti interessati, abbiamo posto le medesime domande per cercare di inquadrare, attraverso un’intervista a tutto tondo, la specifica capacità di condizionamento del mercato di riferimento.
10.000 potenziali decision maker
(Newslinet) – Al netto delle duplicazioni, è ragionevole stimare che i gruppi Tralicci e impianti A.F./B.F. e Talkmedia vedano, nel complesso, circa 10.00o iscritti unici. Nella stragrande parte dei casi decision maker in ambito radiotelevisivo…
(Floriano Fornasiero) – Sì, il gruppo Tralicci e impianti A.F./B.F. mi è letteralmente esploso in mano: quasi da subito c’è stata un’iscrizione massiva..
Collazione & collezioni
Tuttavia, mentre all’inizio avrebbe dovuto essere prevalentemente una collazione di fotografie (nell’ottica di promuovere ed integrare le collezioni di ciascun operatore), nel tempo è diventato un luogo di confronto e discussioni.
Moderazione moderata
Discussioni qualche volta accese, anche se i casi che hanno necessitato di una dura moderazione dal 2017 (data di fondazione) ad oggi sono stati, per fortuna, pochi.
Opportunità
Probabilmente proprio perché, al netto della comprensibile difesa delle proprie posizioni, abbiamo a che fare con imprenditori e professionisti che colgono l’opportunità per far crescere i relativi interessi, ma anche per cogliere le opportunità che un mercato in continua trasformazione offre…
La doppia origine di Talkmedia
(Nicola Franceschini) – Il gruppo Talkmedia ha una doppia origine. La prima versione nacque nel 2002, in epoca pre-social. Si trattava di una mailing list dove gli iscritti ricevevano una mail ad ogni interazione di qualsiasi utente al gruppo.
Evoluzione naturale
Un sistema che oggi appare arcaico e distante anni luce dalle opportunità offerte dalla tecnologia attuale, ma che già all’epoca riscosse un buon successo. Poi i social hanno fatto il resto ed il passaggio su Facebook è stato naturale.
Personaggi
Tanti gli operatori ed i decision maker presenti, ma non mancano anche appassionati del settore radiofonico, molto attenti ad ogni novità, tanto da essere diventati a loro volta veri e propri ‘personaggi’ all’interno della community.
Confronti
I confronti, talvolta anche accesi, sono sempre accomunati dall’interesse che le migliaia di utenti hanno ancora oggi nei confronti del mezzo radio, a prescindere dalla modalità di diffusione e fruizione.
No alla vetrina promozionale fine a se stessa
(NL) – A proposito di singoli interessi: quando vi è un numero importante di iscritti diventa difficile evitare che la pagina diventi una mera vetrina promozionale. Circostanza che in molti casi ha finito per distruggere la credibilità di gruppi simili…
(Floriano Fornasiero) – E’ vero. Personalmente ho, sul tema, adottato un pugno di ferro: la promozione fine a se stessa è bandita da Tralicci e impianti A.F./B.F., mentre è ben accetta la segnalazione di novità ed opportunità a beneficio diffuso.
Rapporti diretti tra utenti
D’altra parte, la pubblicità è l’anima del commercio ed è indispensabile per la crescita del mercato. L’importante è che sia riconoscibile come tale.
Pubblicità-progresso
Quindi dico sì (ovviamente) alla relazione 1:1 tra gli utenti (contatti diretti, extra gruppo) ed alla “pubblicità-progresso”; no agli annunci di vendita in sé.
Misure antipromozione eccessiva
(Nicola Franceschini) – Il tentativo di autopromuoversi è sempre presente. Quando un soggetto tenta di andare oltre, ci muoviamo per ‘step’. Le prime volte cancelliamo il post e lo preghiamo di essere più prudente nella pubblicazione.
Spazio anche alle opinioni oggettivamente discutibili
Se vi è reiterazione, scatta la moderazione; soluzione che tuttavia ho sempre cercato di limitare al massimo per dare a tutti la possibilità di esprimere la propria opinione, anche quando è oggettivamente discutibile.
La linea invalicabile
Esiste poi sempre una linea sottile tra informazione e promozione, su cui è necessario prestare attenzione. Nel complesso, tuttavia, se rapportato al numero di iscritti, ritengo che i casi che necessitano di intervento siano davvero marginali.
Atteggiamento professionale
E questa è la dimostrazione che la maggior parte dei presenti ha un atteggiamento professionale, seppur in un contesto ‘leggero’ come quello di un social.
Non come gli influencer
(NL) – … ed infatti l’abuso contestato agli influencer è proprio la non evidente qualificazione dell’azione promozionale o pubblicitaria. Ovviamente sia Tralicci e impianti A.F./B.F. che Talkmedia non sono assimilabili ad attività di influencing, ma una capacità di condizionamento del mercato ce l’hanno indubbiamente e naturalmente.
(Floriano Fornasiero) – Appunto: naturalmente. Per il solo fatto di essere un raggruppamento di decision maker ed di molti opinion leader, è inevitabile che su Tralicci e impianti A.F./B.F. spesso determinati argomenti diventino orientamenti, favorendo trend.
I precedenti
Mi vengono in mente casi particolari, come il processo sonoro, gli splittaggi pubblicitari, i comportamenti ondivaghi dei ricevitori, le tendenze dell’automotive, i limiti e potenzialità di determinate piattaforme (DAB+, FM, Sat, DTT, IP).
Verticalità premiante
Quindi: sì, ritengo che questi gruppi così verticali, che hanno un numero limitato di iscritti se paragonato a quelli di luoghi di aggregazione virtuali generici (come quelli degli amanti degli animali o della buona cucina), ma elevato se calato nell’universo specifico (quanti sono gli operatori di towering e tlc in Italia?) abbiano la capacità di influenzare il mercato…
Sentiment
(Nicola Franceschini) – E’ inevitabile che lo sia. Un professionista che dà indicazioni – qualsiasi esse siano – viene letto con attenzione, seguito dai più, contestato da altri. Diciamo che l’indifferenza è il ‘sentimento’ più distante da ciò che accade all’interno del gruppo. E chi esprime posizioni nette diventa conseguentemente divisivo, scatenando decine di commenti (tra pro e contro) nei post più partecipati.
Eterne questioni
Recentemente ci siamo ritrovati di fronte ad un dibattito (l’ennesimo!) tra DAB e IP. Meglio l’uno o l’altro? Dove sta il futuro? Dov’è meglio investire? Una eterna questione su cui entrambe le parti posso avere ragione e torto.
Business
(NL) – Mai pensato di mettere a reddito la potenzialità?
(Floriano Fornasiero) – No. Ma ciò non toglie che, in un’ottica di sviluppo, non vedrei nulla di male nell’aprire alla pubblicità od alla promozione. Ovviamente a condizione che essa sia chiaramente identificabile in forma diretta o sotto l’evidenza di una partnership. La storica collaborazione con Newslinet ne è un esempio…
Potenzialità non sfruttate per logica super partes
(Nicola Franceschini) – Talkmedia ha sfruttato solo marginalmente le potenzialità che potrebbe avere, anche per mantenere un’immagine “super partes” nei confronti degli utenti, che ne apprezzano l’impostazione ‘pulita’.
Talkmedia non è FM-World…
Esiste tuttavia una differenza sostanziale tra Talkmedia (che è un gruppo) e la pagina di FM-World. Quest’ultima riporta esclusivamente post che riguardano il sito o tematiche relative all’app.
Autori lettori
Talkmedia rilancia buona parte di questi post, ma lascia la libertà a tutti gli iscritti di diventare, a loro volta, autori di post e quindi – in un certo senso – “fornitori di contenuti”.
… anche se si tratta di vasi comunicanti
Spesso, notizie pubblicate su FM-world sono partite da segnalazioni o riflessioni di utenti iscritti. Nulla vieta, tuttavia, che queste indicazioni che ci arrivano dai nostri ‘follower’ possano diventare stimolo di nuovi approfondimenti ed editoriali. (M.L. per NL)
La foto d’apertura è tratta da Tralicci e impianti A.F./B.F.