Il modello è quello hollywoodiano: esiste un produttore che assembla diverse parti (regista, sceneggiatori, attori e tanti altri) per girare un film, una volta realizzata la pellicola, ognuno riceve il proprio compenso e ci si separa. La concezione è, pressappoco, questa. Attraverso il web, un singolo imprenditore (professionista di settore, artigiano, commerciante che sia) lavora comodamente dal proprio pc e, all’occorrenza, si affida a ditte o singoli professionisti, semplicemente per la transazione o l’operazione commerciale in questione, per poi ritornare a lavorare in proprio, finché non si ripresenterà un altro affare da concludere. Questo business sta imperversando negli Stati Uniti, da sempre patria delle grandi imprese e delle multinazionali, con un ritmo di crescita pari al 7% e una quota di 20 milioni di queste “microimprese”, secondo quanto riportato dall’analisi della Small Business Administration, l’Agenzie federale che si occupa delle piccole imprese. Per la fine di quest’anno, la stessa agenzia, prevede che questo nuovo e particolare settore supererà la quota di mille miliardi di dollari di fatturato. Non male per un new business. (G.C. per NL)