Nata ieri la “Tv della Libertà”

M. Vittoria Brambilla: è una tv diversa, voce della gente, non del Palazzo


Aldo Grasso l’ha definita in un suo spiritosissimo editoriale su Corriere.it “una tv all’insegna del ‘piove, Governo ladro’”, Berlusconi, invece, l’ha inaugurata presentandola come una “nuova forma di pluralismo, che serve a far circolare le idee”. E’ la nuova creatura di Michela Vittoria Brambilla (foto), la “rossa” preferita dal Cavaliere, presidente dei Circoli della Libertà e volto nuovo della CdL. In realtà, la tv non è altro che l’ennesimo ramo di un arbusto che, spingendo sulla parola “libertà”, ha conquistato anche il mondo dell’editoria quotidiana (“Il Giornale della Libertà”, in allegato a “Il Giornale” di Belpietro) e quello della rete (www.latvdellaliberta.it). La tv ha esordito ieri sul Canale satellitare UnoSat (862), presente nel pacchetto di Sky, e trasmetterà, almeno per i primi tempi, per quattro ore al giorno, con la mezzora del talk show diretto dalla Brambilla come pezzo forte della giornata. In realtà, nella giornata inaugurale, il pezzo forte è stato l’inattesa (?) telefonata di Berlusconi in studio per fare gli auguri alla sua discepola. “E’ qui la festa?” ha esordito l’ex premier con la vena comica che lo contraddistingue, sentendosi rispondere “la festa è appena cominciata” dalla conduttrice-factotum della nuova creatura televisiva. Emozione da “prima” a parte, la gestione della tv è sembrata buona (Berlusconi, dall’alto della sua indiscutibile esperienza televisiva, le avrà, certamente, dato qualche dritta), con una scenografia ed una regia molto ben curate. Quello che diverrà il consueto appuntamento giornaliero con l’affascinante “rossa” verteva ieri sul tema della droga, con la Brambilla (come fa notare giustamente Grasso) a fungere più da “accendimiccia” piuttosto che da cronista distaccata. Forte del suo ruolo, il giornalista le consiglia di “essere più se stessa”, poiché “Quando vuol mettere le cose a posto sembra Bree Van De Kamp, la più pragmatica fra le casalinghe disperate; quando «vende» il prodotto libertà sembra Vanna Marchi”. Battute a parte, il sospetto che si tratti di una sorta di tv di partito viene subito stemperato da Michela Vittoria, che parla della Tv della Libertà come di una “voce del Paese”, che si pone come obiettivi trasparenza informativa e pluralismo d’informazione. Sarà così, ma il target cui mira pare essere proprio quello di Forza Italia. (Giuseppe Colucci per NL)

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