Ce la si mette tutta per evitare di cadere nel più tradizionale dei luoghi comuni. Quello, per esempio, dell’amministrazione pubblica dove è tutto un “magna-magna”, in cui le nomine seguono logiche tutt’altro che meritocratiche.
Poi, però, casca l’occhio su un annuncio di lavoro particolarmente delicato e succede il “patatrac”. Siamo a Napoli, dove l’amministrazione comunale sta cercando un direttore per la propria web tv, ragion per cui viene pubblicato un bando per la selezione per un profilo di altissimo livello. Forse anche troppo. Tanto che a qualcuno viene il dubbio che ci sia solo una persona in grado di soddisfare quei criteri. Si richiede, infatti, di essere giornalista professionista da almeno venti anni, anche se di fatto questa qualifica di per sé non sembra bastare. Il candidato deve aver fatto anche una carriera piuttosto articolata: 3 anni nella redazione di un quotidiano di rilevo nazionale, 5 come collaboratore, altri 3 anni ad un quotidiano online. E poi, come se non bastasse, si desidera un’esperienza nella conduzione di programmi televisivi per il servizio pubblico, nonché di avere ricoperto ruoli di rilievo nell’ambito della pubblica amministrazione, come comunicatore. Per finire, è essenziale avere una buona esperienza come formatore. Diteci voi se una selezione del genere può mai essere considerata “aperta”: chissà quanti sarebbero stati i candidati con quel profilo. Perché il condizionale? Perché della curiosa pretesa del Comune se ne è accorto (anche) l’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania, richiamando l’attenzione dovuta. Nulla quaestio sul richiedere alte competenze per lavorare con la pubblica amministrazione, ma così, in effetti, pareva un po’ eccessivo. Il dossier è così tornato nelle mani del sindaco che, come spiega Campania Press, ha fatto un parziale dietrofront. Il Dipartimento comunicazione istituzionale del Comune ha infatti deciso di prorogare i termini di presentazione delle domande e ha reso più flessibili i criteri di partecipazione, spiegando che «Va naturalmente chiarito che i “paletti alti” erano stati messi per non ingenerare confusione sul tipo di attività richiesta. Non si sta cercando chi dovrà dirigere la web tv di Palazzo San Giacomo, come scrive l’Ordine, nè, purtroppo, il Comune è in grado di offrire uno sbocco professionale ai tanti giovani giornalisti della Campania meritevoli di essere valorizzati. Il bando si riferisce esclusivamente alla ricerca di una figura di alta professionalità» che, per la cifra di 20.000 euro lordi annui, «affianchi ed indirizzi il lavoro del dipartimento e del dirigente che dirigerà la web tv». (Davide Agazzi per NL)