Piano anti crisi per Myspace. Uno su tre se ne va. Questo è quanto si apprende dalla stampa internazionale a proposito della triste sorte cui sembra destinato il popolare social network.
Stando alle dichiarazioni di Owen Van Natta, di recente eletto amministratore delegato di Myspace, ci sarebbe infatti da stupirsi. Myspace ha annunciato un piano di licenziamenti (circa 400) che porterà il social network a lasciare senza lavoro addirittura un dipendente su tre. La cosa peggiore è il contenuto delle dichiarazioni ufficiali rilasciate da Newscorp. (proprietaria di MySpace). Secondo Murdoch il piano di esoneri non è dovuto alla crisi. Il magnate australiano sostiene piuttosto che i tagli sono stati studiati non solo per risparmiare soldi (la compagnia fu acquistata quattro anni fa dalla Newscorp. per la strabiliante cifra di 580 milioni di dollari), ma anche per ritrovare la giusta competitività. Myspace vorrebbe così tornare alle origini, quando tutto il mood aziendale era permeato dallo stesso spirito di una start-up. Perché adesso c’è troppa burocrazia. E troppa burocrazia significa meno innovazione. Ma tornare a sfidare Facebook, il nemico numero uno di Myspace, di innovazione ne serve di più. Dunque, via con i tagli al personale. E chissà che il nuovo a.d. non suggerisca ai propri dipendenti anche di tatuarsi, colorarsi i capelli, indossare t-shirt e ascoltare più musica. Il tutto, naturalmente ed esclusivamente, per ritornare allo spirito delle origini. (Davide Agazzi per NL)
Stando alle dichiarazioni di Owen Van Natta, di recente eletto amministratore delegato di Myspace, ci sarebbe infatti da stupirsi. Myspace ha annunciato un piano di licenziamenti (circa 400) che porterà il social network a lasciare senza lavoro addirittura un dipendente su tre. La cosa peggiore è il contenuto delle dichiarazioni ufficiali rilasciate da Newscorp. (proprietaria di MySpace). Secondo Murdoch il piano di esoneri non è dovuto alla crisi. Il magnate australiano sostiene piuttosto che i tagli sono stati studiati non solo per risparmiare soldi (la compagnia fu acquistata quattro anni fa dalla Newscorp. per la strabiliante cifra di 580 milioni di dollari), ma anche per ritrovare la giusta competitività. Myspace vorrebbe così tornare alle origini, quando tutto il mood aziendale era permeato dallo stesso spirito di una start-up. Perché adesso c’è troppa burocrazia. E troppa burocrazia significa meno innovazione. Ma tornare a sfidare Facebook, il nemico numero uno di Myspace, di innovazione ne serve di più. Dunque, via con i tagli al personale. E chissà che il nuovo a.d. non suggerisca ai propri dipendenti anche di tatuarsi, colorarsi i capelli, indossare t-shirt e ascoltare più musica. Il tutto, naturalmente ed esclusivamente, per ritornare allo spirito delle origini. (Davide Agazzi per NL)