Multimediale: il futuro è digitale. E a pagamento

Così sembra pensarla Murdoch, che ha già tracciato gli scenari dell’editoria multimediale mondiale. Completamente digitale, ma solo tra dieci o quindici anni.

Perché la gente normale si deve abituare alle nuove tecnologie, che ancora si devono evolvere (vedi Amazon Kindle). Le edizioni cartacee dunque hanno ancora un senso, ma per poco. Ma gli editori devono progressivamente muoversi verso il digitale e trovare il modo di proteggere i propri “diritti d’autore”, per far sì che il mondo reale e il mondo digitale possano convivere, per non rendere inutili le edizioni cartacee. Questo in sostanza il Murdoch-pensiero, espresso nel corso di un’intervista ad una delle sue tv, Fox Business. Il tutto per spiegare quello che sarà il futuro del Wall Street Journal, che già punta molto su forme differenziate di abbonamento alla versione online. E mentre Murdoch rilasciava questa intervista, a Chicago i manager dei principali gruppi editoriali americani si incontravano proprio per definire uno schema di azione comune, per far pagare le notizie online e cercare di salvare una nave che troppo spesso sembra sull’orlo di affondare, a causa di investimenti pubblicitari e cali delle vendite. Dunque il futuro non solo è digitale, ma anche a pagamento. Nonostante le premesse con le quali internet nacque fossero decisamente diverse. (Davide Agazzi per NL).

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