Ogni volta che un ufficio pubblico non rispetterà, per dolo o colpa, il termine di conclusione di un procedimento amministrativo, dovrà risarcire il danno ingiusto cagionato agli utenti. I funzionari, poi, non potranno più nascondersi dietro sigle o definizioni generiche. Tutti i nomi e cognomi dovranno essere (sempre) ben in evidenza, come lo sono quelli degli utenti (che infatti rispondono personalmente). Tali principi (peraltro già scolpiti dalla magistratura di legittimità) sono previsti dal ddl di semplificazione (AS 1082) collegato alla Finanziaria 2009, al voto in senato. Per la P.A. che più interessa gli operatori radiotelevisivi, cioè gli Ispettorati territoriali del MSE-Com, tira pertanto una brutta aria. Se tutto andrà come previsto, si salveranno, infatti, solo gli organi periferici virtuosi, mentre le sedi fannullone e male organizzate (la disorganizzazione non sarà ovviamente considerata una scusante) saranno inevitabilmente trascinate in un vortice di procedimenti giudiziari (competente sarà il giudice amministrativo) per il risarcimento dei danni causati ai privati. Sta per finire un’era. Quella dell’impunità.