La soluzione della connotazione degli organi periferici del MSE-Com come agenzie regionali ad alcuni non dispiaceva. Ma, stante la vigente impalcatura legislativa, risultava impraticabile.
Così, gli Ispettorati sono rimasti com’erano, coi problemi di sempre: diffuso precariato direttoriale, risorse finanziarie all’osso, e, salvo poche isole felici, utenti inferociti e personale demotivato.
Un problema che a Roma comincia a farsi pressante. Anche perché, volenti o nolenti, degli organi periferici ci sarà bisogno per lo switch-off televisivo (poi si vedrà…).
E allora dal cilindro sarebbe uscita l’idea dei “super ispettorati sostanziali” (definizione nostra): soluzione a termine per consentire un miglioramento della funzionalità senza intaccare, a livello formale, il numero delle sedi. In pratica, un numero ridotto di organi territoriali che coordinerebbero uffici gregari.
In discussione – a quanto risulta a questo periodico – vi sarebbero i criteri di aggregazione, che non necessariamente potrebbero essere legati a tradizionali parametri socio-economici. Per esempio, il Piemonte potrebbe attirare la Lombardia e non viceversa. Trattandosi di una misura transitoria e concreta, logica vorrebbe che fossero favorite come sedi coordinatrici quelle dotate di direzioni stabili, oppure dimostratesi, alla prova dei fatti, più efficienti.