Roberto Morrione, giornalista Rai, è morto nella notte di ieri a Roma dopo lunga malattia. Aveva 70 anni. Nato il 4 giugno 1941 iniziò a lavorare alla Rai nel 1962 al fianco di Enzo Biagi in “Rotocalco televisivo” prima, con “Servizi speciali" poi.
Nel 1969 l’approdo al prestigioso “TV Sette” con Brando Giordani gli aprì le porte al Tg1, dove rimase fino al 1992, raggiungendo la vicedirezione. Lavorò poi anche al Tg3 per il quale firmò editoriali, servizi speciali sulla mafia, reportage e dirette dalla Francia e dalla Spagna, nonché la conduzione della rassegna stampa notturna. Nel ‘94-‘95 fu vice direttore al TG2 e poi direttore del Televideo. Nel 1996 passò a Rai International dove rimase fino al 1999 quanto, insieme a Michele Mezza, fondò Rainews 24 il primo canale “all news” della Tv pubblica di cui fu direttore per oltre sette anni, fino alla pensione del 2006. Gli ultimi anni lo videro impegnato contro le mafie nella Fondazione Libera Informazione da lui fondata e presieduta. Il suo ultimo impegno fu la nascita di uno “Sportello anti-querele”. Sarà ricordato come un grande giornalista protagonista di tante battaglie di autonomia e libertà. Sono di monito le sue parole: “Io credo al bravo giornalista e il bravo giornalista è redattore sociale, perchè deve esserlo nella sua genetica, perchè tutti gli elementi costituenti della sua formazione, direi della sua vocazione, portano in quella direzione. Altrimenti è uno che tradisce sé stesso”. L’ultimo saluto lunedì alle 14 a Palazzo Valentini a Roma. (R.R. per NL).