Monito di Napolitano: “Più contenuti meno tv. I politici frenino la smania di apparire sul piccolo schermo”

Le reazioni dei politici: plausi e distinguo


da Franco Abruzzo.it

Roma, 22 settembre 2007. I politici frenino la smania di apparire in tv. Il monito arriva dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la seconda e ultima giornata della sua visita in Campania. L’occasione un incontro con gli studenti di una scuola del rione Sanita’ a Napoli, la ‘Caracciolo-Salvator Rosa’, quando una studentessa chiede come fare per impedire che le istituzioni siano solo una passerella e non uno strumento per risolvere i problemi della societa’. “Solo il fatto che appaiano una passerella le istituzioni -risponde il capo dello Stato- deve preoccupare. Preoccupa me, che credo di poter dire onestamente che non ho mai considerato le istituzioni una passerella. Pero’ siamo in un periodo della nostra vita pubblica in cui purtroppo anche la smania dei mezzi di comunicazione, il comparire in televisione figuriamoci, finisce per prevalere sui contenuti, che bisogna affrontare se si e’ investiti di funzioni istituzionali, e sull’impegno e anche sulla dignità di chi rappresenta tutti i cittadini nelle istituzioni”. “”Ma e’ bene che ci sia sempre questo sguardo critico e questo stimolo da parte vostra -conclude Napolitano rivolto agli studenti- affinche’ nessuno si preoccupi soltanto della propria immagine o della propria visibilita’, ma sia in grado di rispondere alle esigenze che sono comuni ai giovani, che sono comuni ai cittadini”. (Adnkronos).

PLAUSI E DISTINGUO AD APPELLO DI NAPOLITANO.

Roma, 22 settembre 2007. L’ appello che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto soprattutto ai politici che rivestono incarichi istituzionali a frenare ”la smania” a comparire in televisione ha riscosso il plauso di diversi esponenti del Palazzo ma anche qualche distinguo. L’ invito alla moderazione, rivolto prevedibilmente a ministri e sottosegretari, arriva in un momento di forte fibrillazione della maggioranza e piu’ in generale in un clima di scollamento tra politica e societa’ come dimostra il successo delle manifestazioni del comico Beppe Grillo. In ambienti del centrosinistra, per esempio, al di la’ delle dichiarazioni di assenso in molti si sono chiesti a quali politici, rei di alimentare un clima sempre piu’ incandescente, pensava Napolitano. Una curiosita’ che, visto il riserbo del Colle, pare sia destinata a rimanere tale. ”Non ho mai avuto questa smania, anzi sono l’unico che nell’ ultimo anno e’ andato in tv una sola volta” ha commentato il leader dell’ opposizione Silvio Berlusconi, ricordando di esser apparso solo ad una trasmissione di Giuliano Ferrara, nella convizione che la bacchettata e’ rivolta alla maggioranza. Dal canto suo Walter Veltroni ha commentato ”troppe risse io in Tv ci andro’ pochissimo. I politici quando si insultano lo fanno fino alla settima generazione. Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Mario Landolfi, ha detto che il capo dello Stato ha sollevato ”un problema vero” e ha, a sua volta, esortato i politici ”a recuperare una propria dignita’ anche nel modo di esporsi e di proporsi”. I Ds, con il responsabile informazione Roberto Cuillo, arrivano a ”ringraziare per il coraggio e la serieta”’ Napolitano che ”ha indicato una strada alla politica italiana”. ”C’e’ un eccesso di smania di visibilita’ da parte di molti politici che puo’ determinare un rifiuto della politica” ha avvertito Cuillo mentre il segretario dello Sdi, Enrico Boselli, ha denunciato ”la politica-spettacolo” che ”rende un cattivo servizio alla democrazia”. Di ”giusto appello” hanno parlato i capigruppo del Prc Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore che hanno ricordato come ”Rifondazione ha piu’ volte denunciato le distorsioni provocate dall’ uso improprio del messo televisivo” da parte dei politici. La candidata alla segreteria del Pd, Rosy Bindi, ha apprezzato l’invito del capo dello Stato ad un ”uso sobrio della parola” sostenendo la necessita’ di una svolta nel modo in cui i politici usano i mass media con una maggiore attenzione ai problemi della gente. Analogo giudizio del diessino Giuseppe Giulietti, portavoce dell’ associazione Articolo 21 che, dopo l’appello di Napolitano, ha deciso di proporre una settimana di digiuno dall’ audio e dal video per i politici in modo da rinunciare ”ad inutili comparsate”. Un invito ad aver ”smania di riforme” piu’ che di andare in televisione” e’ venuto dal presidente della commissione Attivita’ Produttive Daniele Capezzone che oggi ha tenuto al Pantheon una manifestazione proriforme. Dal coro di consensi e apprezzamenti, si distingue il capo della segreteria politica dell’ Idv Stefano Pedica. ”La riflessione di Napolitano – ha osservato l’esponente dipietrista – puo’ indurre a pensare che si vuole mettere un bavaglio alla politica di chi vuol la vuol fare per il cittadino”. Pedica dice che la sua preoccupazione non e’ tanto per le parole del capo dello Sato ma per i ”commenti entusiasti” alle sue frasi. Unica voce in dissenso quella del leghista Roberto Calderoli che ha definito ”curioso” il richiamo di Napolitano ai politici lamentando il fatto che ”maggioranza del cda, presidente e direttore generale della Rai sono espressione della maggioranza, come lo e’ lo stesso presidente della Repubblica”. ”Questo vuol dire fare filotto” ha aggiunto Calderoli che ha accusato Napolitano di ”non aver mosso un dito a tutela delle garanzie costituzionali del sistema radiotelevisivo pubblico”. (ANSA).

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