Le quattro “M” su cui punta il business del gruppo. Stabilità e continuità per affrontare l’attuale fase di incertezza.
Contrariamente alle previsioni pessimistiche che spesso circolano sul futuro dell’editoria, l’amministratore delegato di Mondadori, Maurizio Costa, ipotizza per il mercato una “ripartenza su nuove basi”. In un’intervista rilasciata ieri a’“Il Sole 24 Ore”, Costa ha definito il periodo attuale come un “radicale passaggio di fase” che comporta “fatti traumatici ed una forte discontinuità”, nonché un cambiamento dei modelli di business e di quelli organizzativi. Un contesto in evoluzione, nel quale, secondo l’amministratore delegato di Mondadori, potrebbero rilanciarsi anche prodotti tradizionali, come il libro. Un mezzo, questo, dice Costa, ”che qualche tempo fa era dato in declino irreversibile e che oggi, ovunque, e da noi in particolare, mostra segni di grande vitalità e risultati di prim’ordine”. “Mi sembra che ci siano quattro "M" nel futuro dell’editoria, quattro modi di affrontare il cambiamento”, ha spiegato Costa, secondo il qualeil business del gruppo “deve essere multimediale, multipiattaforma, multicanale e deve trovare spazio a livello internazionale, quindi deve essere multicountry. Cambiano i confini tra i diversi media, è ormai superata una certa concezione monopolistica dei contenuti e gli stessi utenti ne diventano produttori. Cambia la comunicazione pubblicitaria. Si modifica la catena del valore, cambia il sistema competitivo stesso”. Il rafforzamento della presenza nelmercato internazionale si colloca tra gli obiettivi della strategia del gruppo editoriale, che guarda a paesi come la Cina, la Russia, l’India e alcune zone del Sud America: luoghi questi in cui, dice Costa, si affermano sempre più i bisogni di “ben essere” e di “ben vivere”, ai quali i libri ed i periodici possono dare una risposta, in quanto “strumenti ideali per coltivare gli interessi, le passioni, le esigenze di approfondimento culturale, gli stili di vita e di consumo”. Quanto alle previsioni per l’anno 2008, l’amministratore delegato di Mondadori punta su libri, diffusioni e radio e, con riferimento al rapporto tra carta e digitale, non considera una minaccia per l’editoria cartacea Internet che, a suo giudizio, “nel medio periodo (..) sarà sempre più complementare ma non si sostituirà ai libri e ai giornali: tutti gli editori – di periodici ma non solo – ritengono che al massimo internet potrà arrivare a coprire un quarto dei ricavi”. Mondadori affronta dunque con fiducia il cambiamento in atto, grazie alla visione multimediale, multipiattaforma, multicanale e multicountry, nonché, ha dichiarato Costa, alla stabilità ed alla continuità garantite al gruppo anche dal supporto dell’azionista. (D.A. per NL)