Se ne parla da mesi e oramai si starebbe per concludere l’affare che dovrebbe portare Play Radio, l’emittente radiofonica di casa Rcs, nata circa un anno e mezzo fa, ad essere ceduta al gruppo Finelco cui fanno già riferimento le emittenti Rmc, Rmc2, Radio 105 e 105 Classics. L’esperimento radiofonico del gruppo editoriale proprietario del “Corsera” non è andato bene come forse ci si attendeva e, in soli 18 mesi, la radio parrebbe essere divenuta merce di scambio. L’operazione dovrebbe portare a Finelco l’emittente nazionale attraverso un conferimento a fronte di una quota pari a circa il 20-25% del capitale della holding della famiglia Hazan. Nel frattempo, però, in casa Play Radio, in vista di questi sostanziali cambiamenti, si starebbe sviluppando una vera e propria mobilitazione in uscita. Secondo quanto reso noto dal quotidiano economico-finanziario Italia Oggi (edizione del 13/03, pag. 25), molti dei protagonisti che hanno dato vita alla radio si troverebbero sul piede di partenza: Pietro Varvello, ad esempio, a.d. di Rcs Broadcast, sarebbe in procinto di trasferirsi all’ufficio iniziative speciali new media di Rcs. Il consulente Alex Peroni, invece, avrebbe già annunciato la cessazione del suo rapporto; Luca Viscardi (già direttore di Rtl 102,5) starebbe negoziando con l’ufficio del personale il suo futuro in Rcs; persino Ambra Angiolini sarebbe stata tagliata fuori dal nuovo progetto. Per finire, anche la concessione pubblicitaria di Play Radio è, già da un paio di mesi, passata a Novenove, concessionaria di Finelco. Insomma, una vera e propria mobilitazione, che starebbe svuotando pian piano le stanze e le poltrone di Play Radio, in attesa di una nuova organizzazione concomitante con l’arrivo della nuova proprietà. Resta da definire, però, la posizione di alcuni soggetti, tra speaker, tecnici ed operatori a vario titolo. In tutto circa una cinquantina di persone.(Giuseppe Colucci per NL)