Il nuovo anno inizia con un po’ di sgomento per il noto giornalista Marco Travaglio (foto), il direttore del quotidiano di Teramo “La Città”, Antonio D’Amore, il gip della città abruzzese, Giovanni Cirillo ed il rappresentante dell’associazione “Società civile”, nonché organizzatore dal 1994 del “Premio Borsellino”, Leonardo Notari. Una lettera minatoria, infatti, è stata recapitata ai quattro proprio pochi giorni prima che, nel capoluogo di provincia abruzzese, si svolgesse un incontro, organizzato da Notari, col giornalista de “L’Unità” ed “Annozero” come ospite. La lettera, già acquisita dalla Digos, contiene il logo di Forza Nuova, organizzazione politica neofascista, ed una svastica, oltre ad una scritta d’avvertimento che avvertiva i malcapitati d’avere per loro “già la pallottola in canna”. “Non saranno folcloristiche e farneticanti minacce di morte di nostalgici sostenitori di infausti tribunali speciali a turbare i sonni di Antonio D’Amore, di Marco Travaglio, del giudice Giovanni Cirillo e di Leonardo Notari”, commentano in una nota congiunta il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, e il segretario regionale dell’Assostampa, Lodovico Petrarca. “Tali episodi – dichiarano – confermano la nostra convinzione che il ruolo della stampa abruzzese debba proseguire nel solco dell’autonomia e del controllo dei pubblici poteri nell’interesse dei cittadini. E’ il migliore augurio per un anno che vedrà i giornalisti della nostra regione impegnati in difficili vertenze per la riaffermazione di valori che ben altre sentenze vogliono mettere in discussione”. “Il tutto sinceramente mi ha un po’ inquietato”, ha invece dichiarato più pragmaticamente il direttore de “La Città”. L’incontro del 9 gennaio, comunque, dovrebbe tenersi ugualmente. (Giuseppe Colucci per NL)