La Televisione ad Alta Definizione è ormai già entrata nel nostro mondo, prima che dalla finestra, cioè dal televisore, dalla porta, cioè dalla produzione dei contenuti, giungendo poi all’utenza attraverso una molteplicità di canali, fisici o virtuali.
Il concetto di “televisione” va ormai ridefinito. Esso si è stemperato in un mondo tecnologico fatto di computer, di reti, di telefoni cellulari, di schermi piatti e di videoproiettori ove l’apparato non denota più il mezzo di comunicazione, come avveniva in passato quando il televisore riceveva le immagini esclusivamente dai trasmettitori televisivi.
Oggi lo schermo, per giunta piatto e largo, diviene il terminale di una serie di servizi di cui la televisione convenzionale è solo una delle componenti. In tutto questo panorama, condizionato ormai esclusivamente dalla tecnologia digitale, l’Alta Definizione si pone come il traguardo più nobile ed alto, il “meglio” a cui tutti, produttori ed utenti, ambiscono arrivare.
Molti spettatori, sparsi in varie nazioni del nostro continente, hanno già oggi accesso a regolari emissioni in HDTV (High Definition TeleVision) visibili sull’ultimo prodotto dell’attuale tecnologia, il flat widescreen. L’Alta Definizione sta ormai avviandosi a divenire, in alcune parti del mondo quali Nordamerica ed Estremo Oriente, il nuovo formato televisivo, il nuovo “standard” qualitativo, rimuovendo gradualmente nel desiderio dell’utenza la SDTV (Standard Definition Television) versione digitale del vecchio PAL analogico.
Ma l’Europa è ancora ai primi passi. Ci si domanda pertanto cosa si possa imparare dalle esperienze che altri paesi hanno già fatto in tale campo e cosa si possa fare per riuscire a vincere tale sfida. Questo se lo chiedono gli esperti, gli addetti ai lavori, ma anche gli amministratori ed i legislatori che, nel porsi queste domande, devono immedesimarsi nella posizione dello spettatore, spesso divenuto utente attivo, oggi investito da una tempesta tecnologica che non ha pari nella lunga storia dell’umanità.
Questi temi formeranno l’intelaiatura della giornata, che quindi dovrà essere affrontata dal punto di vista della produzione, della distribuzione e della presentazione allo spettatore dei prodotti audiovisivi in Alta Definizione.
Agenda della Giornata SMPTE – 15 maggio 2008 (giovedì)
09,30 registrazione dei partecipanti
10,00 SESSIONE DI APERTURA: introduzione Franco Visintin (SMPTE Italia), “La HD, una storia lunga 40 anni”
10,45 SESSIONE MATTUTINA: produzione HD Franco Visintin, “Verso un comune formato d’immagine, gli standard ‘HD”
11,15 Angelo D’Alessio (SMPTE Intnl.), “Riprese in Cinema Digitale”
11,45 proiezione di immagini di Cinema Digitale
12,15 Federico Savina (SMPTE Italia), “L’audio nella produzione HD”
14,30 SESSIONE POMERIDIANA: trasporto e restituzione HD Aldo Scotti (RAI, Monza), “Trasporto e ricezione dei prodotti HD all’utenza”
15,00 Maurizio Mastrofini (Tektronix), “La valutazione della qualità in HD”
15,30 Franco Visintin, “La restituzione con schermi piatti e videoproiettori”
16,00 Federico Savina “L’audio multicanale e la sua restituzione all’utente”
16,30 Domande e Risposte, presiedute da Angelo D’Alessio (SMPTE Intnl.)
17,00 fine della Giornata SMPTE