A dirlo è stato Steve Ballmer, amministratore delegato del gigante software.
“Avevamo presentato una prima offerta a cui è seguita un’altra, ed è stato chiaro che Yahoo non aveva alcun piano di vendere a noi i suoi asset -ha affermato Ballmer, parlando a un pranzo di lavoro che si è svolto a Sydney, in Australia -Abbiamo deciso di andare avanti e non siamo interessati a guardarci indietro e a cercare un’acquisizione. Francamente, non vedo inoltre perch‚ Yahoo potrebbe ripensarci, visto che in passato ha rifiutato la nostra offerta di 33 dollari per azione”. (Il titolo Yahoo viaggia ora sui 13,96 dollari).
Le condizioni in cui versa Yahoo sono decisamente precarie, dopo la decisione di Google di ritirarsi dall’accordo di collaborazione pubblicitaria, al fine di non incorrere in restrizioni da parte delle autorità antitrust.
Il colosso Internet si trova ora senza grandi alternative, tanto che lo scorso mercoledí lo stesso numero uno di Yahoo, Jerry Yang, ha dichiarato che Microsoft dovrebbe presentare una nuova offerta volta all’acquisto dei suoi asset. Che Yahoo si sia amaramente pentita di aver detto di no alla proposta di Microsoft, arrivata lo scorso anno?
Una cosa certa è che senza Google e con gli effetti della crisi economica sulle entrate pubblicitarie, la società fa fronte a tempi molto duri; da non dimenticare neanche la rabbia degli azionisti, molti dei quali reagirono con delusione al suo no verso l’offerta di 6 mesi fa presentata da Microsoft, e valutata 47,5 miliardi di dollari.
Ma Ballmer avrebbe ormai archiviato l’opzione Yahoo. “Sono sicuro che ci siano ancora opportunità di alleanze nel mercato della ricerca, ma ritengo che l’acquisizione sia una opzione del passato”, ha detto il numero uno di Microsoft, precisando anche che ora l’obiettivo della società software è quello di ripensare al processo della ricerca online. “E’ da pazzi pensare che in futuro la ricerca si confermerà uguale a quella di oggi -ha aggiunto – L’interfaccia per la ricerca (online) non è stata interessata da cambiamenti in sei anni. Ancora quei noiosi dieci link. Riusciremo a fare qualcosa di meglio, o no?”.