Le notizie girano in fretta. Così l’annuncio di Steve Ballmer, Ceo di Microsoft corporation, partendo da Parigi, è finito su tutti i giornali. Microsoft si incammina in quella particolare direzione dove una grossa fetta di fatturato viene fatta dalla pubblicità. Sull’esempio di Apple e Google, Ballmer assicura che nel giro di pochi anni gli introiti dell’advertisement copriranno il 25% almeno dei ricavi. Una politica nuova per l’azienda di Redmond che considera necessaria questa svolta, rimarcata dalla crescita esponenziale del mercato in questione: sembrerebbe infatti che la pubblicità, oltre ad essere una delle maggiori fonti di finanziamento di internet e tutto ciò che ne è connesso ai media, avrebbe un potenziale valutato intorno ai 550 miliardi di dollari l’anno. Microsoft, dal canto suo, ha cominciato questa rivoluzione commerciale acquisendo, per 6 miliardi di dollari, la società aQuantive, a quanto pare leader nel mercato e specializzata nelle compagne pubblicitarie online. La società di Bill Gates vuole seguire il trend, in positivo aumento grazie alla diffusione sempre più capillare di internet e all’evoluzione stessa delle metodiche di distribuzione degli advertisement nelle schermate web. Gli utenti si spostano sempre di più verso i media sui quali possono prendere decisioni in totale autonomia, i media di cui possono trasformare l’apparenza, modificare i contenuti: questi i punti cardine del successo, sfruttati dalle grosse corporation per “regalare” sempre più pubblicità, sempre più personalizzata. (Marco Menoncello per NL)