Come succede spesso sui treni che ripartono da Lugano (dove a volte mi reco per lavoro) verso Chiasso e Milano, mi capita di trovare le copie abbandonate dei giornali della cosiddetta Svizzera interna. Non sono un fluente lettore del tedesco ma cerco di sfogliarle con attenzione per tenermi un po’ aggiornato sulla politica locale. Questa volta ho apprezzato molto le due pagine che il Tages Anzeiger di Zurigo di venerdì 15 ha dedicato al cinquantesimo anniversario di DRS 2, secondo programma della rete radiofonica della Svizzera. Mi è piaciuto il ricordo di Hans Steiger, il quale confessa candidamente come l’importanza di quel lontano 16 dicembre del 1959 fu per lui del tutto indiretta. Nel seggiorno di casa, scrive il giornalista, si dovette fare posto a una nuova radio a onde ultracorte (come allora si chiamava l’FM) e il vecchio valvolare con onde lunghe, medie e corte finì nella camera dello Steiger quasi adolescente. E’ straordinario leggere come mezzo secolo fa fosse quasi inevitabile restare affiscinati dai segnali lontani. «Non c’era solo Beromünster,» il trasmettitore di DRS 1, «ma anche Radio Mosca, RIAS (Rundfunk im Amerikanische Sektor!) Berlin… Nel pieno della Guerra Fredda scoprivo il “mio” medium e il mondo.»
La grande rievocazione di Steiger si perde un po’, come le due pagine del giornale zurighese, sui programmi offerti oggi del canale culturale elvetico, trascurando quella che per noi appassionati è l’aspetto veramente fondamentale. Quel fatidico giorno di dicembre la Svizzera scopriva ufficialmente la modulazione di frequenza dopo trenta o quarant’anni di lenta evanescenza delle onde medie e di scariche e pigolii delle corte. Per fortuna, la portata dell’evento non sfugge al sito di DRS 2 che nella sua pagina dedicata al cinquantesimo (e alla ricca programmazione musicale prevista per celebrare l’anniversario) ospita tre eccezionale documenti in Pdf, a incominciare dal titolo di un altro importante quotidiano zurighese, la Neue Zürcher Zeitung, che annota il passaggio dal “caos delle onde alle ultracorte in FM.” Addirittura preziosa è la copia del comunicato stampa diffuso il 19 novembre 1956, con tutti i dettagli della nuova rete FM, in parte prevista per la diffusione del primo canale, in parte per la ritrasmissione del nuovo secondo programma radiofonico (tre secondi programmi nelle tre lingue nazionali). Il documento riporta anche le frequenze FM utilizzate. In Ticino una sul Monte Morello, l’altra sullo stesso Monte Ceneri che ospitava l’antenna delle onde medie. Una terza testimonianza d’epoca è la copia del radiocorriere con la copertina dedicata alla storica attivazione: ab 16 Dezember, auf UKW.