Infuria la polemica in casa Mediaset, alla vigilia della chiusura delle votazioni del pubblico per l’attribuzione del Telegatto, il prestigioso riconoscimento che da anni il settimanale “Tv sorrisi e canzoni” (del gruppo editoriale Mondadori) assegna, in collaborazione con Mediaset, ai migliori programmi dell’anno, suddivisi per categoria. Le votazioni sono chiuse da qualche ora, ma i nomi delle trasmissioni candidate si conoscevano già da tre settimane, data la logica dell’attribuzione del premio, che prevede la votazione da parte del pubblico via sms, all’interno di una cerchia di candidati (tre), prestabiliti degli organizzatori. Il programma di Enrico Mentana (foto), “Matrix”, oramai da quindici mesi diretto concorrente di “Porta a Porta” nelle seconde serate delle reti ammiraglie dei due blocchi televisivi, era stato, giustamente, candidato alla vittoria del premio, inserito, ovviamente, nella sezione “Informazione e approfondimento”, in compagnia di “Lucignolo”, programma di Italia1, e della trasmissione di Daria Bignardi in onda su La7, “Le invasioni barbariche”. Quindi, nessun programma Rai, nonostante la vasta offerta di informazione, fornita dalla tv di Stato. E’ proprio questo il motivo della polemica e del successivo ritiro di Mentana dalla competizione: il giornalista si dichiara in disaccordo con i parametri di scelta delle candidature, secondo lui troppo vincolate dall’appartenenza dei programmi a questa o a quella rete, a questo o a quel gruppo televisivo. Mentana ritiene, in sostanza, “doveroso ritirare il programma dalla competizione poiché dalla terna manca in toto la Rai. Voglio contribuire ad uscire da questa logica, per cui i Telegatti hanno un occhio di riguardo per Mediaset, mentre gli Oscar della Tv (targati Rai) ne hanno uno per la Rai”. Perciò, l’ingiustificata e ingiustificabile assenza dai papabili alla vittoria finale per il miglior programma d’informazione, di trasmissioni come “Annozero”, “Report”, “Ballarò”, “Porta a Porta” (per citare le principali trasmissioni d’informazione della Rai), ha spinto Mentana a boicottare il premio, augurandosi che questo rifiuto possa servire a sensibilizzare gli organizzatori nei confronti di una maggiore equità nell’attribuzione delle candidature. I diretti interessati rispondono alla provocazione di Mentana, prima tra tutti Daria Bignardi, anch’ella candidata alla vittoria del Telegatto. “Mi stupisce che la rinuncia arrivi a urne quasi chiuse e non quando è stata annunciata la terna tre settimane fa. Ma concordo pienamente con Mentana sul fatto che manchino programmi come “Report” e come “Ballarò”, per me trasmissione dell’anno. Però sono felice di esser stata scelta, credo che La7 non sia mai stata in finale”. Seguono a ruota le affermazioni di Vespa, che, secondo quanto egli stesso afferma, avrebbe deciso lui di escludere il proprio programma dalla gara “in quanto non mi piace il modo in cui si vota”. Poi, è la volta di Milena Gabanelli che, candidamente, afferma “non do troppa importanza ai premi, non mi fanno sentire meglio di un altro”. Alle provocazioni sulla data del ritiro del suo programma dalla corsa alla vittoria del Telegatto, Mentana ribatte che “dopo una simile insensata decimazione, che tra l’altro ha tolto di scena l’intera offerta della Rai, vincere o perdere non avrebbe avuto comunque alcun senso. Ho aspettato l’ultimo giorno di votazione per non rischiare di mettere in discussione il meccanismo complessivo dei Telegatti, visto che la gara per Sms riguarda anche tutte le altre categorie. Ma avevo già avvertito della mia decisione i vertici di Mediaset”. Intanto, la serata durante la quale saranno assegnati e consegnati i premi è prevista per il prossimo 25 gennaio, e sarà condotta da Vanessa Incontrada e Claudio Bisio, su Canale5. Una cosa in famiglia. (L.B. per NL)