da Franco Abruzzo.it
Palermo, 23 gennaio 2008. A 29 anni dall’omicidio, il Gruppo siciliano dell’Unci-Unione nazionale cronisti italiani ricorda il sacrificio del cronista Mario Francese con una cerimonia si svolgerà il prossimo sabato, 26 gennaio, sul luogo dell’agguato. Mario Francese fu ucciso da un killer di mafia la sera del 26 gennaio 1979, in viale Campania, a Palermo. Il giornalista, originario di Siracusa, era sposato e padre di 4 figli. Per il Giornale di Sicilia seguiva la cronaca ‘giudiziaria’. L’agguato scattò non appena il giornalista, posteggiata l’auto sotto casa, stava per raggiungere il portone dello stabile in cui abitava.
Il Gruppo siciliano dell’Unci-Unione nazionale cronisti italiani ha organizzato anche quest’anno, davanti al cippo che ricorda il brutale assassinio, la commemorazione del coraggioso cronista per la giornata in cui ricorre il 29esimo anniversario dal barbaro assassinio.
L’appuntamento è per le ore 8,30 di sabato 26 gennaio 2008 davanti al cippo che ricorda il barbaro omicidio, in viale Campania. Saranno presenti, oltre ai vertici regionali dell’Unci, la vedova ed i figli di Francese, tra cui Giulio, anch’egli giornalista e che fu tra i primi a raggiungere il luogo del delitto anche se non gli fu detto subito che il cadavere di quell’uomo ammazzato, coperto da un lenzuolo insanguinato, era il cadavere del suo papà.
GIORNATA DELLA MEMORIA IL 3 MAGGIO IN CAMPIDOGLIO
“Mario Francese, così come gli altri sette giornalisti uccisi in Sicilia dagli anni ’60 ad oggi – ha dichiarato il Presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales – saranno ricordati il prossimo 3 maggio a Roma, in Campidoglio, nel corso della Prima ‘Giornata della Memoria a ricordo dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. La proposta del Gruppo siciliano dell’Unione cronisti – ha proseguito Zingales, ideatore dell’iniziativa – è stata approvata all’unanimità nel novembre del 2006 nel corso di un consiglio nazionale dell’Unci che si è svolto a Viareggio. Ci sembra giusto, in questo modo, ricordare tutti quei cronisti che sono stati uccisi da mafie e terrorismo perché ritenuti ‘scomodi’. Oltre Francese ricorderemo Mauro De Mauro, Cosimo Cristina, Giuseppe Fava, Mauro Rostagno, Giuseppe Alfano, Giovanni Spampinato, Peppino Impastato, Giancarlo Siani, Walter Tobagi, Carlo Casalegno e tutti quei cronisti uccisi dal terrorismo internazionale o in zone di guerra. L’istituzione di una Giornata ad hoc per questi colleghi fa il paio con il Giardino della Memoria di Ciaculli, a Palermo, che vede impegnati da alcuni anni cronisti e magistrati in una particolare iniziativa di legalità sul versante della lotta contro la mafia. Il sito, lo scorso 15 giugno, è stato visitato anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha incontrato i familiari delle vittime.