La decisione e’ presa e solo un’imprevedibile tempesta dell’ultima ora puo’ metterla in discussione: Mediaset e’ pronta a cedere a Telefonica il 22% di Dts, la controllante della principale pay tv spagnola, e a incassare – da quanto si apprende – piu’ dei 355 milioni che il gigante delle tlc iberico aveva proposto, oltre a contratti per la fornitura di contenuti.
Ovviamente c’e’ anche il rovescio della medaglia: se questo schema verra’ confermato dalle intese ufficiali (e approvato dall’Antitrust spagnola) saltera’ il progetto di unire la quota di Dts a Mediaset Premium per la costituzione di un veicolo di respiro europeo sul quale far salire un partner, con Al Jazeera in pole position. La prospettiva che alla scadenza di domani il Biscione dica si’ alla proposta d’acquisto di Telefonica del pacchetto in Dts e’ stata ben accolta in Borsa, che ha preso atto anche della precisazione di Mediaset Espana che "al momento non esiste un accordo completo e definitivo". Il titolo del gruppo italiano, in ampio rialzo dall’inizio della seduta, ha chiuso in crescita del 3,8% a 3,7 euro ed e’ stato il migliore tra i big di Piazza Affari. Molto bene (+2,8%) anche Mediaset Espana, che detiene direttamente la quota di Canal+ mentre in calo del 3,6% ha concluso Prisa, che da sempre ha avuto remote possibilita’ di un rilancio del Biscione sul 56% di Dts che Telefonica sta acquisendo dal gruppo editoriale. Gli addetti ai lavori spiegano che da una parte il governo di Madrid sta riuscendo a tenere lontana dalla Spagna la televisione del Qatar, ma dall’altra Al Jazeera non ha abbandonato il dossier Mediaset Premium. L’emittente araba avrebbe preferito entrare in una newco presente su due forti mercati europei, pero’ anche la sola pay tv italiana del Biscione l’alletta. Soprattutto grazie al calcio: e’ vero che la piattaforma del digitale terrestre ha tecnologicamente meno sviluppi potenziali rispetto al satellite, ma dal 2015 Mediaset Premium avra’ sia le maggiori squadre della serie A sia l’ambitissima Champions league, per ora in esclusiva. Il futuro di Mediaset appare quindi meno orientato alla creazione di una piattaforma a pagamento europea e piu’ alla produzione di contenuti originali (per ora a uso del mercato spagnolo e italiano) con il mantenimento dei conti sotto controllo. E anche le banche d’affari approvano: con l’intesa su Dts nell’aria, Mediobanca ha migliorato il giudizio sul titolo a ‘neutral’ e ha alzato il prezzo obiettivo a 3,8 euro. Gli analisti di Piazzetta Cuccia sono frenati dalle stime sulla raccolta pubblicitaria, mentre sono molto piu’ ottimisti all’estero: Goldman Sachs, pur riducendolo di qualche frazione, ha un target price di 4,7 euro e Deutsche Bank arriva a 5 euro. (ANSA)