Mediaset diffida il videoregistratore online

Vcast, un servizio molto apprezzato in rete, consentiva di registrare fino ad un massimo di tre ore alcuni dei canali televisivi italiani più conosciuti. Ora ha sospeso parte del servizio. Partita una petizione per riaprire il rubinetto


da Punto Informatico

Roma – Viene criticata da più parti la decisione del colosso televisivo Mediaset di diffidare un celebre e utilizzato servizio online che permette di videoregistrare contenuti televisivi. Si tratta di Vcast, che ormai da alcuni giorni ha tagliato fuori dai propri servizi Canale5, Italia1, Rete4 e Boing. Rimangono invece attive le registrazioni degli altri canali di cui fruiscono gli utilizzatori del servizio.

La diffida l’hanno annunciata sul blog ufficiale del servizio gli stessi autori di Vcast, in un post in cui si riferiscono alla tecnologia di videoregistrazione Faucet PVR utilizzata da Vcast. “Il mese scorso Mediaset ci ha diffidato dall’utilizzare le loro trasmissioni televisive nell’ambito del Faucet PVR poiché sostiene che tale utilizzo sia lesivo dei loro diritti. Abbiamo risposto che non siamo d’accordo con tale affermazione in quanto siamo ragionevolmente sicuri che il videoregistratore (seppur virtuale) che noi vi forniamo non sia affatto dissimile dal vecchio VHS che avete a casa: la registrazione che voi vi programmate arriva solamente a voi, quindi è a tutti gli effetti una registrazione ad uso personale, chiaramente consentita dalla normativa applicabile (art. 71 sexies della legge sul diritto d’autore). Mediaset ci ha risposto ieri ribadendo la sua richiesta”.

“Purtroppo – continuano – la tecnologia spesso viaggia molto più veloce di chi fa le leggi, e quindi quanto stiamo facendo può essere aperto a più interpretazioni diverse. Il risultato è che siamo costretti a sospendere la possibilità di registrazione dei canali Mediaset, almeno fino a quando non sarà sufficientemente chiaro se la nostra interpretazione di videoregistratore sia più o meno corretta di quella di Mediaset. Ovviamente gli altri canali del PVR e tutti gli altri contenuti del sito continuano a rimanere accessibili”.
A questo proposito scrive a Punto Informatico Matteo Moro per specificare: “Faucet è un sistema che funziona come un videoregistratore remoto. Dalla sua interfaccia si possono programmare registrazioni (con il limite di tre ore per ogni singola registrazione) su molti canali televisivi e radiofonici. Una volta registrati, i file video/audio vengono conservati sui server di Faucet per un tempo massimo di tre giorni, per essere scaricati sul proprio PC. Oltre a tutta questa comodità, c’è da dire che i formati utilizzati sono liberi da fastidiosi sistemi DRM e leggibili comodamente anche con Linux: una cosa non da poco, per chi come me ha difficoltà a socializzare con il software proprietario”.

Un servizio utile, dunque, che viene impiegato per “catturare” registrazioni di programmi mandati in onda senza alcuna cifratura sull’intero territorio nazionale e che già oggi vengono registrati abitualmente da moltissimi italiani che sono usi guardare il tele-ipnotizzatore.

Dal suo blog, proprio Matteo lancia una petizione online pensata, spiega, “per far sapere ai signori di Mediaset che quello che hanno fatto non ci piace. Magari la legge è dalla loro parte, magari pensano che questo sia il modo giusto per guadagnare qualcosa in più, magari nel breve periodo hanno anche ragione, ma la reputazione è qualcosa che si guadagna in molto tempo e si perde in un attimo (…) Io rivoglio i canali Mediaset su Faucet, e voi?” Mentre scriviamo la petizione, nonostante una informativa sulla privacy criticata da più parti, ha già superato quota 300 firme.

Vcast, peraltro, nel suo post invita tutti gli utenti che tengono alla questione di scrivere cosa pensano direttamente a Mediaset, indicando l’indirizzo [email protected].

Di seguito l’intervista sull’argomento di N3TV.it a Stefano Quintarelli, noto esperto delle cose della rete e di digital media.

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