Il gruppo Vivendi ha ottenuto ottimi risultati, registrando ricavi per 15,9 miliardi di euro, in crescita del 14,1% rispetto al 2018. L’utile adjusted (Ebitda) ha superato quota 1,7 miliardi, registrando il 50,5% in più rispetto al 2018.
Occorre sottolineare come questa crescita sia trainata dalla musica di Universal Music Group (UMG), che ha ottenuto 7,2 miliardi di ricavi, con un incremento del 18,9%.
Il futuro di UMG
Tra le operazioni rilevanti di Universal vi è l’accordo per la cessione del 10% del capitale (pari a 30 miliardi di euro) a Tencent, società cinese che fornisce servizi per intrattenimento, mass media, internet e telefoni cellulari. Questa potrà poi usufruire di un’opzione di acquisto di un altro 10% alle stesse condizioni.
Sono anche in corso trattative per vendere quote di minoranza, oltre al lancio previsto nel 2023 di un’offerta pubblica iniziale (IPO).
Le altre società del gruppo
Per quanto riguarda gli atri settori si osserva che la pay tv di Vivendi, Canal+, non ha ottenuto i risultati sperati, tanto che ha riportato una crescita dei ricavi inferiore alle aspettative, pari al 2%. Bisogna porre l’attenzione sul fatto che questa piccola crescita sia dovuta al neo acquisito gruppo M7 (operatore internazionale di pay tv), senza di esso la francese da sola avrebbe perso lo 0,9%.
Anche Havas, società che offre consulenza in comunicazione di impresa, segna un calo dell’1% nei ricavi (pari a 2,4 miliardi).
Ottengono invece buoni risultati sia Editis, la casa editrice acquisita a febbraio 2019, che Gameloft, editore internazionale e sviluppatore di videogiochi.
I progetti di Vivendi
Arnaud de Puyfontaine, il ceo del gruppo francese, ha posto come obiettivo quello di costruire un gruppo media europeo che unisca televisione, musica e libri. Osservando i dati sembra che la strada per ottenere questo risultato sia quella giusta, tanto che l’amministratore conclude affermando che: “Il meglio deve ancora venire”. (A.N. per NL)