La crisi Covid 19 ha toccato i settori monitorati da Agcom in maniera meno grave rispetto al sistema macroeconomico. Se Radio, Stampa, Tv (lineare) e (in parte) Tlc piangono, alcuni settori hanno archiviato il 2020 con segno positivo. Alcuni in forma anche estremamente rilevante.
L’analisi di Agcom
Crisi Covid 19: nei primi nove mesi del 2020 la flessione dei ricavi nei mercati di riferimento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è risultata meno accentuata rispetto a quanto osservato per il complessivo quadro macroeconomico del Paese.
Flessione Media & Tlc a -5,4% vs -8,4% PIL
Dalla scorsa primavera Agcom ha avviato un monitoraggio periodico riguardo l’impatto economico della crisi Covid 19 sui comparti regolati. I rilievi hanno sin qui dimostrato che mentre il prodotto interno lordo italiano nei primi tre trimestri dell’anno scorso è diminuito dell’8,4%, i ricavi complessivi dell’ecosistema rappresentato da comunicazioni elettroniche, radiotelevisione, editoria, internet e servizi postali si stima abbia subito una flessione del 5,4%.
Crisi Covid 19: crescita trafficio +49,5% giornaliero da rete fissa e 56,1% da mobile
In particolare, nel settore delle telecomunicazioni, la flessione dei ricavi da crisi Covid 19, che in media è stata pari al 5,3%, è risultata relativamente più intensa per la rete mobile (-6,2%) rispetto a quella fissa (-4,5%).
Anche se i mesi estivi con il relativo periodo feriale hanno prodotto una attenuazione nei consumi rispetto ai primi mesi dell’anno, la più intensa fruizione domestica di contenuti video in streaming, il telelavoro e la didattica a distanza hanno prodotto, su base annua, una forte crescita del traffico. Che è aumentato giornalmente del 49,5% nella rete fissa e del 56,1% in quella mobile.
Consumo medio unitario: 6,15 GB giornalieri
Relativamente ai consumi unitari, si stima che nel 2020 il traffico per linea broadband nella rete fissa abbia raggiunto i 6,15 GB giornalieri. Ciò corrisponde ad una crescita del 45,5% rispetto al corrispondente valore del 2019. Nella rete mobile il traffico dati giornaliero per sim “human” (ovvero escludendo le M2M) è valutabile in circa 0,26 GB giornalieri, con un incremento su base annua del 62,6%.
Crisi Covid 19 su settore media: -6,9%
Nei primi nove mesi dell’anno il comparto dei media ha registrato complessivamente una riduzione media dei ricavi pari al 6,9%, in buona parte dovuta dalla significativa flessione degli introiti pubblicitari (-9,2%).
Pay tv in crescita anroché lieve: +0,2%
Osservando i singoli mercati, i risultati risultano essere notevolmente differenziati. Il settore in maggiore sofferenza è quello dell’editoria che registra una flessione dei ricavi dei quotidiani del 14,6% e del 19,8% per i periodici. Le risorse della Tv in chiaro scendono di oltre l’11%, mentre le televisioni a pagamento registrano una leggera crescita (+0,2%) grazie in particolare all’aumento degli introiti dei contenuti in streaming.
Pubblicità online a +6,7%
L’unico segmento a crescere nel comparto considerato a seguito della crisi Covid 19 è quello della pubblicità online (+6,7%), risultato ottenuto, in particolare, grazie ai risultati dalle piattaforme.
Con riferimento all’intero 2020, le risorse delle principali imprese del settore postale, con una crescita del 3,1% su base annua, hanno registrato introiti per oltre 6,8 miliardi. Ma con risultati considerevolmente differenziati guardando alle singole componenti del mercato.
Pacchi consegnati +34,6%
I ricavi da servizi di corrispondenza, con una perdita del 25,6%, risultano pari a poco più di 1,8 miliardi. Viceversa, gli introiti derivanti dalle consegne di pacchi sono aumentati del 20,1% (+29,7% considerando i soli pacchi nazionali), sfiorando i 5 miliardi di euro. Osservando i volumi, quelli dei servizi di corrispondenza si sono ridotti del 19,8% (flessione che si amplia al 21,5% per quelli inclusi nel servizio universale). Al contrario, il numero di pacchi consegnati è cresciuto del 34,6% (incremento che sale al 38,2% con riferimento ai soli pacchi nazionali). (E.G. per NL)