L’operazione monstre che ha avuto i riflettori puntati nell’ultimo anno e mezzo può finalmente dirsi conclusa: The Walt Disney Company ha finalizzato l’acquisizione da 71,3 miliardi di dollari di rilevanti asset della 21st Century Fox.
“Questo è per noi un momento straordinario e storico, che creerà un valore significativo a lungo termine per la nostra società e per i nostri azionisti”, ha commentato in una nota Robert Iger, Ceo del gruppo. “L’unione della ricchezza di contenuti creativi e di dimostrato talento di Disney e 21st Century Fox crea la preminente azienda di intrattenimento globale, ben posizionata per condurre in un’era incredibilmente dinamica e trasformativa”.
Entrano in casa Disney, infatti, gli studi di produzione cinematografica – tra cui Twentieth Century Fox e Fox Searchlight Pictures – e televisiva – Twentieth Century Fox Television, FX Productions e Fox21 -, oltre a FX Networks, National Geographic Partners, Fox Networks Group International, Star India e, tra le altre attività, le partecipazioni in Hulu e Endemol Shine Group.
Tutto ciò si va a sommare al conglomerato mediatico che racchiude Disney, Pixar, Marvel e Lucasfilm, con asset che spaziano da cinema e televisione, fino al merchandising e ai parchi a tema. Senza dimenticare il servizio streaming sportivo ESPN+ e Disney+, la piattaforma SVOD attesa entro la fine del 2019 che potrà vantare in catalogo, oltre ai classici Disney e Pixar, Captain America e tutta la saga degli Avengers, Star Wars e, a fronte di questa acquisizione, i film degli X-Men, dei Fantastici Quattro, nonché serie come I Simpson e molto altro.
Questa nuova offerta in streaming ha come obiettivo quello di concorrere con gli OTT dello streaming, Netflix e Amazon in primis, nella partita volta alla conquista del maggior numero di utenti su scala mondiale. Inoltre, il colosso emergente dall’acquisizione della 21st Century Fox da parte della The Walt Disney Company si colloca in un contesto caratterizzato da operazioni societarie volte ad una riorganizzazione e ad un consolidamento dei big del settore: AT&T e Time Warner, Comcast e Sky.
Alla famiglia Murdoch, come noto, sono rimaste le attività riguardanti news e sport, un business confluito nella nuova Fox Corporation, che vede lo squalo come co-presidente e il figlio Lachlan come presidente e Ceo.
Cambia, quindi, il panorama di Hollywood: conclusasi l’era delle “Big Six”, le major cinematografiche ora sono Disney, Warner, Universal, Sony e Paramount, le “Big Five”. (G.C. per NL)