Media. Terremoto News Corp. Murdoch annuncia inchiesta interna (ma indipendente) sullo scandalo intercettazioni e dichiara: sono stanco

Rupert Murdoch preannuncia la nomina di una commissione di inchiesta indipendente guidata «da una personalità eminente ed esterna» a News Corp «per investigare qualsiasi accusa di comportamento improprio» e stilare «un codice di comportamento» per i giornalisti delle testate che fanno capo al gruppo.

In una intervista al suo Wall Street Journal, il magnate australiano residente negli Stati Uniti e chiamato martedì prossimo a rispondere di fronte alla Commissione cultura della Camera dei comuni in Gran Bretagna per lo scandalo delle intercettazioni che ha travolto almeno il News of the World, un altro giornale della scuderia, precisa che la compagnia ha gestito la crisi «in modo estremamente positivo», commettendo solo «errori di minore peso». Non ci sono danni «da cui la compagnia non si riprenderà», ha assicurato, precisando di «essere solo annoiato». «Voglio uscirne, sono stanco», ha aggiunto Murdoch, che ha 80 anni. Il Wall Street Journal riporta le voci insistenti secondo cui James Murdoch sta considerando l’ipotesi di dare le dimissioni da presidente di BSkyB «per distanziare ancora di più la piattaforma satellitare dallo scandalo». E non nasconde neanche che lo scandalo dei tabloid e il blocco della scalata a BSkyB «rappresentano un problema per il giovane Murdoch, che ha svolto un ruolo centrale nella proposta di acquisto e che ha ammesso mancanze da parte sua e di altri dirigenti». «Penso che abbia agito nel modo più veloce possibile nel momento in cui è riuscito a farlo», ha affermato il padre, apparentemente prendendo le sue difese. E anche liquidando come «spazzatura pura e totale» le voci secondo cui la compagnia intenderebbe vendere i suoi giornali. Quanto all’udienza di martedì prossimo di fronte alla Commissione cultura della Camera dei comuni, Murdoch promette «la massima trasparenza» perchè «è importante affermare in modo assoluto la nostra integrità di fronte al pubblico». L’ex premier britannico, Gordon Brown (i cui documenti personali e riservati sarebbe stati spiati dal Sunday Times), ha formulato accuse «interamente sbagliate». «I Brown sono sempre stati nostri amici» fino a che il Sun ha ritirato il sostegno al Labour prima delle ultime elezioni, assicura Murdoch. (Adnkronos)
 
 

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