Agcom ha pubblicato la consueta Relazione Annuale, che illustra un quadro inquietante per il sistema dei media tradizionali messo sotto scacco dagli over the top del web.
Questi i principali trend registrati dall’Autorità: continua la lenta ripresa nella raccolta pubblicitaria, grazie principalmente all’online che cresce ancora a due cifre, mentre quasi tutti i mezzi tradizionali registrano un andamento negativo.
La televisione si conferma ancora il mezzo con la maggiore valenza informativa, sia per frequenza di accesso anche a scopo informativo, sia per importanza e attendibilità percepite.
Con oltre 500 soggetti esercenti la diffusione dei contenuti audiovisivi presso il pubblico in ambito nazionale e locale (numero ampio anche se inferiore a coloro che sono presenti negli altri mezzi di comunicazione), il comparto tv è caratterizzato dalla presenza di pochi grandi operatori in termini occupazionali, di fatturato e di investimenti che propongono in prevalenza un’offerta classica affiancata da contenuti veicolati online diffusi attraverso siti web e applicazioni riconducibili ai canali e programmi presenti nelle altre reti, ovvero mediante le pagine e gli account delle diverse piattaforme online (fra cui, social network, portali dedicati alla fruizione dei video, ecc.).
Fenomeno più recente è rappresentato dalla crescita del numero di operatori che offrono servizi e contenuti audiovisivi a pagamento di un certo pregio (film, serie tv, eventi sportivi) esclusivamente su Internet, fruibili in streaming o in download. Fra questi, si ricorda Netflix, con 125 milioni di sottoscrittori a livello mondiale, di cui diverse migliaia in Italia dove è presente fin dall’ottobre 2015, e Amazon che nei primi mesi del 2017 ha fatto il proprio ingresso nell’offerta di contenuti audiovisivi a pagamento con il servizio Amazon Prime Video.
Stabile secondo la Relazione Agcom, il mercato radiofonico, con la radio si conferma il secondo mezzo più usato dagli italiani nel giorno medio, ma viene sempre più avvicinato da Internet, di cui subisce la spinta innovativa.
In particolare, l’esposizione al mezzo radiofonico durante l’intero arco della giornata mostra una tendenza piuttosto simile a quella di Internet (con un leggero decremento della radio tra fine mattinata e inizio pomeriggio), differenziandosi invece dal mezzo televisivo, che raggiunge i suoi picchi intorno agli orari di pranzo e cena, quando la radio, che invece presenta le maggiori percentuali di ascolto nelle fasce orarie di c.d. drive time, sconta un calo della fruizione.
In tal senso, le peculiarità del consumo dei mezzi di comunicazione confermano, da un lato, la relazione di complementarità tra radio e televisione, dall’altro, la tendenza alla fruizione congiunta di più mezzi (cross-medialità), come nel caso dell’accesso a radio e Internet, che può avvenire anche mediante lo stesso dispositivo.
Già attualmente l’accesso a Internet supera quello della radio tra i Millennials e la Generation X, che uniscono al consumo dei numerosi servizi e applicazioni offerte dal web (intrattenimento, condivisione e scambio di informazioni con altri utenti, informazione.
Ovviamente grande spazio è dedicato dalla Relazione al web ed in particolare alla forza informativa di Internet, che “è in ascesa anche se l’attendibilità percepita delle fonti informative online rimane mediamente inferiore rispetto all’affidabilità riscontrata per le fonti tradizionali”.
Gli italiani accedono all’informazione online prevalentemente attraverso fonti c.d. algoritmiche (in particolare social network e motori di ricerca), consultate da oltre la metà della popolazione.
Nella Relazione dell’Autorità, si coglie poi un forte segnale di allarma: “In un momento di fallimenti del sistema dell’informazione, risulta fondamentale il servizio pubblico radiotelevisivo, con particolare riguardo a quello di natura locale”, scrive a chiare lettere l’Ente di regolamentazione.
Infine, la Relazione Agcom attesta ancora in forte e strutturale calo il mercato dei quotidiani, sia nella vendita di copie, sia nel versante pubblicitario. (E.G. per NL)