Non male la raccolta pubblicitaria nel mese di novembre 2020, considerata la situazione: -0,9% rispetto al 2019 nel suo complesso.
Ma con una situazione pesantemente diversificata tra i singoli mezzi. Che risultano tutti in territorio negativo, tranne – come avevamo anticipato – tv e web.
Conseguentemente, il cumulato gennaio/novembre 2020 arriva a -12,6%. Con un piccolo recupero rispetto all’andamento del periodo gennaio-ottobre (-14,1%).
Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti Over The Top (OTT), l’andamento nei primi 11 mesi si attesta a -17%.
Novembre 2020 a due velocità
“Novembre conferma il trend degli ultimi mesi ed è caratterizzato da due velocità sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. Il mercato a novembre perde 8 milioni rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma i settori che, invece, sono cresciuti hanno aumentato l’ investimento del 15,6%, segno che anche l’adverstising risente della polarizzazione analoga a quella che il Covid-19 ha creato nei consumi”, ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen.
Televisione a +3,5%
Nel dettaglio dei mezzi, come avevamo anticipato su queste pagine già diverse settimane fa, la raccolta pubblicitaria della televisione risulta in crescita del 3,5% nel singolo mese. Come avevamo osservato in un precedente articolo, relativamente ai singoli player, Sky è l’unico broadcaster che registra un calo (-8%).
Viceversa, Mediaset segna +5,1%, Rai +7,3%, Discovery +5% e La7 +8,7%.
Cumulato tv gennaio-novembre: -11,6%
Nel periodo cumulato gennaio-novembre, il mezzo televisivo perde l’11,6% con Rai in flessione del 9,6% (575 milioni di raccolta), Mediaset -12,1% (1.581 milioni), La7 -3,9% (146,7 milioni), Sky -13,8% (380,5 milioni) e Discovery -13,4% (198,4 milioni).
Situazione disastrosa per la stampa…
Andamento negativo per la stampa: a novembre i quotidiani calano del 15,8% e i periodici del 26,3%; la perdita nel periodo gennaio-novembre è a doppia cifra per entrambi, rispettivamente del -18,3% e del -38%.
… e la radio
Ugualmente in contrazione la raccolta pubblicitaria della radio, che registra una perdita del 15,3% a novembre e del 26% nel periodo cumulato.
Bene web
Per quanto riguarda internet, sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a novembre la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti Over The Top (OTT), segna una crescita dell’8,7% e porta la perdita del periodo cumulato a 3,5% (-3,2% se si considera il solo perimetro FCP-Assointernet).
I dati Istat
“Istat ha calcolato – conclude Dal Sasso – per il mese di novembre una flessione congiunturale delle vendite al dettaglio (-7,4%) composta da crescita dei beni alimentari (+1,0%) e da una caduta dei non alimentari (-13,5%). Parallelamente, si rileva una crescita tendenziale del commercio elettronico del 50,2%.
Timidi segnali di ritorno alla normalità
Mercato a due velocità che tuttavia mostra timidi segnali di ritorno alla normalità seppure con andamenti differenti. Se, come ormai possiamo prevedere, la chiusura ruotasse intorno a -11/-12 %, potremmo allora dire di avere limitato i danni: l’ultima crisi finanziaria (2011-2012) aveva portato un decremento del mercato pubblicitario del 16,6%, certamente con conseguenze non comparabili con quanto stiamo vivendo oggi”. (E.L. per NL)