Secondo il 3° Report 2017 dell’Osservatorio sulle Comunicazioni di Agcom, Rai e Mediaset si confermano i principali operatori in termini di ascolto dei principali Tg; Tg1 e Tg5 risultano i più seguiti nell’edizione serale raggiungendo oltre 7 milioni di ascoltatori nel giorno medio (25% di share nel caso dell’edizione serale del Tg1).
Si conferma per il TgR, testata a carattere locale della RAI, che raggiunge una quota di ascolto dell’ 11,7% corrispondenti ad 1,7 milioni di ascoltatori medi.Il telegiornale della sera di La 7 ottiene uno share del 5,3, maggiore di quello di Rete 4 (3,7%), ma inferiore a quello di Italia 1 (5,6%). Rai e Mediaset mantengono la posizione di leadership in termini di ascolti nel giorno medio, entrambe con quote superiori al 30% e una variazione rispetto a giugno 2016 pari a 1 p.p. sebbene di segno opposto Discovery continua il suo trend in crescita raggiungendo una quota di ascolti del 7,5%, corrispondente a + 0,7 p.p., rispetto a giugno 2016. L’audience ottenuta dal gruppo Sky e gli ascolti registrati da La7 (rispettivamente con l’8,4% e il 3,6%) sono in diminuzione in relazione al giugno 2016, di 0,6 e di 0,3 p.p. La quota degli altri operatori, nazionali e locali, è in lieve crescita rispetto a giugno 2016.
Relativamente al medium radiofonico, il confronto fra gli ascolti per fascia oraria nel giorno medio del 2016 fra la radio e la televisione evidenzia un andamento opposto confermando, pertanto, il rapporto di complementarietà fra i due mezzi.L’ascolto della radio si concentra principalmente durante le fasce orarie del c.d. drive time, in corrispondenza delle quali la fruizione della televisione è più contenuta; diversamente il consumo della televisione aumenta in corrispondenza dell’ora di pranzo e, in modo più evidente, della cena, quando l’ascolto del mezzo radiofonico subisce, invece, una contrazione.
Nel dettaglio degli ascolti, Agcom rileva che “nel 2016 gli ascolti delle emittenti radiofoniche del gruppo Rai, ad eccezione di Radio 3 (+2%), sono in calo rispetto al 2015, mentre l’audience delle emittenti del gruppo Fininvest è in crescita (R101 +9%; Radio 105 +5%; Virgin Radio +2%). Con riferimento al gruppo GEDI, crescono gli ascolti di Radio Deejay (+9%) mentre calano quelli di M2o (-7% ) e Radio Capital (-2%). Fra gli operatori nazionali esercenti 1 sola emittente, si registrano degli incrementi negli ascolti per RTL 102.5 (+2%)”.
Lato web Google e Facebook, in posizione di leadership in termini di audience, registrano performance stabilmente positive (oltre 2 milioni di utenti in più rispetto al giugno 2016). Rispetto al giugno 2015 raddoppiano le ore mensili di fruizione di Facebook, che è il social network più utilizzato dagli italiani con quasi 25 milioni di utenti unici nel mese di giugno e un’audience in crescita di 2,3 milioni di utenti rispetto a giugno 2016. Cresce anche di Instagram, appartenente al gruppo Facebook, con 4 milioni di visitatori in più rispetto a giugno 2016. L’audience di Google+ e Twitter è, invece, in discesa sebbene più evidente per il primo social network (-3,8 milioni di utenti unici rispetto al febbraio 2014).Anche l’audience di ItaliaOnline e GEDI è in contrazione, mentre per Mondadori “si osserva una crescita degli utenti unici di 8 milioni di utenti unici, anche a seguito dell’acquisizione di Banzai nel luglio 2016”. Il tempo medio mensile speso dagli italiani sul web è aumentato di circa 10 minuti rispetto al giugno 2016 raggiungendo oltre 58 ore mensili di navigazione.Sul fronte della carta stampata Gedi e Rcs Mediagroup detengono una posizione di leadership nella vendita di quotidiani, anche se il primo perde 0,8 p.p., ed il secondo ne guadagna 0,1. Si registra, rispetto a giugno 2016, un decremento delle quote dell’operatore Il Sole 24 ore (-0,5 p.p.). Le vendite di copie cartacee dei quotidiani dei principali operatori sono in strutturale contrazione e, rispetto al giugno 2013, diminuiscono del 33%. A partire dal giugno 2016 si osserva una riduzione della componente digitale delle vendite di quotidiani dei primi 7 soggetti. Il peso delle copie digitali sul totale delle vendite di quotidiani, pari all’8%, rispetto al giugno 2013 è aumentato di 1 p.p). (E.G. per NL)