Nielsen, segnali positivi: decremento del mercato pubblicitario 2020 del 3,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Calo complessivo nel 2020 del -11% rispetto al 2019.
Dal Sasso: “Le previsioni da più parti espresse su scala globale, ed in particolare per l’Europa, vedono un recupero di quanto perso durante il 2021“.
Il 2020 anno peggiore degli ultimi 75 per l’economia. Ma non per il mercato pubblicitario
“Il 2020 è stato consegnato alla storia come il peggiore anno degli ultimi 75, confermato da una caduta del PIL dell’ 8,9%” – ha dichiarato l’AIS managing director di Nielsen Alberto Dal Sasso. “Tuttavia non è stato il peggiore dal punto di vista del mercato della comunicazione che nelle recenti crisi del nuovo secolo ha mostrato performance anche peggiori”, ha sottolineato Dal Sasso.
Gli operatori, soprattutto nei settori in minore sofferenza, hanno ripreso a comunicare con regolarità
“E’ stato un anno atipico dove si sono bruciati in totale 968 milioni di euro. Dopo i primi due mesi di crescita, il primo lock-down (marzo-giugno) ha perso 1.058 milioni (-33%), il secondo (ottobre-dicembre) 22 milioni (-1%), segno che gli operatori, soprattutto nei settori in minore sofferenza, hanno ripreso a comunicare con regolarità. In mezzo l’estate che era cresciuta di 63 milioni grazie anche agli eventi calcistici che si sono protratti rispetto alla stagionalità loro tipica“, ha evidenziato il manager Nielsen.
Viviamo in un mondo sempre più globalizzato dove le logiche sono state esattamente le stesse
“Abbiamo vissuto un anno atipico e difficile e la comunicazione ne ha seguito l’evoluzione. Non poteva essere altrimenti. Ma due cose abbiamo imparato: la prima è che viviamo in un mondo sempre più globalizzato dove le logiche sono state esattamente le stesse, sia in termini di audience, di linguaggi utilizzati dalle aziende e di scelte di investimento.
Le previsioni da più parti espresse su scala globale, ed in particolare per l’Europa, vedono un recupero di quanto perso durante il 2021
Il secondo è che la pandemia ha prodotto le stesse dinamiche nelle diverse aree del mondo, semplicemente con tempistiche differenti. Se ciò è vero, potremmo essere ottimisti per l’anno appena cominciato. Le previsioni da più parti espresse su scala globale, ed in particolare per l’Europa, vedono un recupero di quanto perso durante il 2021. Monitoreremo se i primi mesi confermeranno questa tendenza”, ha chiosato Alberto Dal Sasso.
Il mese di dicembre mostra segni di ripresa, oltre a Tv e Internet anche i Quotidiani tornano in segno positivo
Relativamente allo spaccato dei singoli mezzi, la raccolta pubblicitaria della televisione è risultata in crescita del 10,4% nel singolo mese e ha chiuso l’anno in calo del 9,5%. Andamento positivo a dicembre per i quotidiani che sono tornati a crescere del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2019.
Sempre in calo, -21,3%, i periodici nel mese di dicembre. La perdita nell’anno resta a doppia cifra per entrambi: rispettivamente del -16,2% e del -36,6%.
Mercato pubblicitario Radio -13,7% a dicembre e -25% totale 2020
Ancora in contrazione il mercato pubblicitario della radio, che ha registto una perdita del -13,7% a dicembre e del -25% a totale 2020.
Web a dicembre +10,1%. Intero 2020 -2,1%
Per quanto riguarda internet, sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a dicembre la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti “Over The Top” (OTT), ha segnato una crescita del 10,1%. Conseguentemente, il 2020 è stato archiviato a -2,1% (-0,8% se si considera il solo perimetro FCP-Assointernet).
Gli altri mezzi
Ancora in perdita nel singolo mese l’outdoor (-46,1% dicembre e -45,7% il 2020); il transit (-72% dicembre e -57,1% il 2020) e il direct mail (-7,5% a dicembre e -29,5% il 2020). I fatturati di go tv e cinema non sono disponibili.
Spaccato merceologico
I settori merceologici che sono risultati in crescita nel singolo mese di dicembre sono 13. Tra questi si evidenziano le migliori performance di finanza/assicurazioni (+109,2%), gestione casa (+81,3%) e industria/edilizia/attività (+61,8%). Nel 2020 si registrano in crescita sempre i settori distribuzione (+6,1%) e enti/istituzioni (+18,2%). Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si annotano gli andamenti negativi di automobili (-25,9%), farmaceutici/sanitari (-13,9%) e bevande (-17,2%).
Per quanto riguarda gli altri settori, Tempo libero e Turismo/Viaggi sono quelli che hanno, inevitabilmente, sofferto maggiormente nel 2020 e risultano in calo rispettivamente del -46,5% e -56%. (E.G. per NL)