Mercato pubblicitario in calo nel bimestre gennaio-febbraio 2021.
Ancora in negativo gli investimenti pubblicitari sul mezzo radiofonico, che registrano il -32,7% rispetto al primo bimestre 2020. Malissimo anche quotidiani, periodici, outdoor, transit e direct mail. Nel complesso, febbraio 2021 chiude a -12,3% rispetto a febbraio 2020.
Investimenti pubblicitari in negativo
Nel primo bimestre dell’anno, gli investimenti nel mercato pubblicitario chiudono a -8,7%.
Dato che subisce un ulteriore decremento del 6% (raggiungendo, dunque, quota -14,7%), escludendo dalla raccolta web la stima Nielsen su search, social, annunci sponsorizzati (classified) e degli over the top (OTT).
Le considerazioni del Managing Director di Nielsen
In merito alla flessione riscontrata, Alberto del Sasso (AIS Managing Director di Nielsen), in un’intervista rilasciata al quotidiano ItaliaOggi, ha dichiarato: ”Pochi ricorderanno che il mese di febbraio 2020 è stato quello di maggiore crescita rispetto ai 18 mesi precedenti, ma non tutti ricordiamo che febbraio segna il confine tra il “prima” e il “dopo” per le nostre vite, l’economia ed anche la nostra industry”.
Il risultato non è certo inaspettato
Del Sasso ha inoltre specificato che “il dato negativo di febbraio 2021 non è dunque inaspettato ed è anche per certi versi influenzato dalla diversa stagionalità di alcuni eventi […] il mercato si confronta con una robusta crescita nel primo bimestre del 2020 che viaggiava vicino al +4%, per poi vedere il quadrimestre successivo crollare del 32,7%”.
Tv: la migliore tra i peggiori
Esaminando i singoli componenti della classifica, la tv registra a febbraio un calo del 12,3%, chiudendo il primo bimestre 2021 a -7,8%.
L’effetto Sanremo: – 30 milioni di euro alla RAI
La sola Rai ha accusato il colpo dello slittamento del festival di Sanremo da febbraio a marzo 2021, registrando un calo di quasi 30 milioni di euro (-35,5% rispetto a febbraio 2020 e -22,8% rispetto al primo bimestre 2020).
Inoltre, se tale slittamento non ci fosse stato, il dato tv riferito agli investimenti pubblicitari a febbraio 2021 si sarebbe attestato a -3,2% anziché a -12,3%.
Anche gli altri gruppi in calo
Non solo la Rai, ma tutti i gruppi televisivi hanno risentito di un calo degli investimenti pubblicitari. Nello specifico, Mediaset ha registrato il -3,5% (pari a 312 mln, contro i 323 mln del 2020), mentre LA7 ha subito una flessione negativa del 7,4% (23 mln, contro i precedenti 25 mln). Infine, Sky ha chiuso in perdita del 2,0% (73 mln, contro i 74mln dello scorso anno) e Discovery del 3,3% (35 mln, al posto dei 37 mln dell’anno scorso).
Male i quotidiani e i periodici
Ancora negativi i dati di periodici e quotidiani, con flessioni, per i primi mesi del 2021, rispettivamente del 16,1% e del 37,3% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Dati ancora più negativi se si considera il solo mese di febbraio 2021, dove i decrementi sono rispettivamente del 17,9% e del 38,8%.
Ancora in negativo la radio
Ulteriore decrescita anche per la radio che chiude il secondo mese del 2021 a -31,2%, portando il bimestre di riferimento ad un calo del 32,7% rispetto al 2020.
+2,6% per la pubblicità online
L’unico dato positivo di gennaio-febbraio 2021 riguarda la totalità del web advertising, che, relazionato al bimestre 2020 e sempre secondo la stima Nielsen, registra un incremento del +2,6%.
Dato che cala a -4,5% se si considera il solo panorama Fcp AssoInternet (federazione che raggruppa le principali aziende operanti nel settore della vendita di spazi pubblicitari online nel panorama italiano).
I decrementi più significativi
Numeri significativi sono quelli relativi agli investimenti legati all’outdoor (-68,1%), al transit (-70,2) e al direct mail (-30,5%).
Per quanto riguarda cinema e GoTv, non è possibile effettuare un confronto fra i bimestri, in quanto non risultano disponibili i dati.
I settori merceologici
Il discorso cambia per i dati relativi agli investimenti pubblicitari nei diversi settori merceologici. Infatti gli elettrodomestici hanno registrato una crescita del +74,6%, mentre il comparto dell’informatica/fotografia ha ottenuto un incremento del +58,3%. Risultano in trend positivo anche distribuzione (+14,9%) e telecomunicazioni (+2,5%).
Infine, i settori che hanno registrato andamenti negativi sono quello automobilistico (-26,9%), quello farmaceutico/sanitario (-18,8%) e alimentare (-9,9%). (E.T. per NL)